Domenica 11 Marzo 2012 - Libertà
"Manutenzione" essenziale per la coppia che educa
Ne ha parlato Paolo Ragusa, consulente e formatore del Centro Psicopedagogico per la Pace al secondo appuntamento della Scuola genitori. In 80 a confronto sul tema della responsabilità di crescere i figli e per condividere le esperienze
«La manutenzione è l'anti calcare della coppia, permette il buon funzionamento della responsabilità educativa genitoriale». Con queste parole, Paolo Ragusa, consulente e formatore del CPP di Piacenza, ha introdotto il tema del workshop protagonista del secondo appuntamento di "L'arte di organizzare l'educazione dei figli", ciclo di conferenze e workshop gratuiti organizzato dal CPP con il patrocinio del comune di Piacenza e la Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Al laboratorio su "La manutenzione della coppia che educa", venerdì sera presso la sede CCP di via Campagna, ben 40 coppie di genitori iscritte, di cui un gruppo dal comune di Agazzano, hanno potuto confrontarsi con il tema della responsabilità dell'educazione e condividere le proprie esperienze "nella pratica" quotidiana. « L'incontro, il cui tema è tra quelli più segnalatoci durante la Scuola Genitori, sul nostro sito e su Facebook -ha spiegato Elisa Mendola tutor di coordinamento CPP-, è pensato anche per quei genitori che non sono necessariamente una coppia sentimentale, in quanto tratta proprio del passaggio dalla coppia sentimentale alla coppia educativa nel rapporto con i figli».
Ed è stato proprio questo l'incipit del workshop: « Sulla stabilità delle relazioni nella coppia, diversi sono i cambiamenti rispetto al passato- ha detto Paolo Ragusa- tra tutti, vi è stato una progressiva "adolescentizzazione" dell'adulto, contagiato cioè dal timore "adolescenziale" che vede nella scelta del partner un vincolo, una rinuncia necessaria ad altri, e non invece, un valore dato proprio dalla scelta dell'uno tra tanti». Difficile per la coppia affettiva sarebbe anche adattarsi al cambiamento: «Si parla cioè della perdita di quella "fusionalità" dei primi tempi a beneficio della creazione di spazi individuali all'interno della coppia-ha continuato-. Ma la differenziazione porta anche all'esigenza di "generatività", propria solo di genitori disposti a perdere qualcosa della loro passata intimità per i figli». E parte integrante della coppia che educa, secondo il pedagogista Ragusa, vi sarebbe anche lo sguardo al futuro, la condivisione cioè di un comune progetto educativo per i figli, e l'accettazione quindi delle divergenze sul come educarli. E di necessario conflitto si è parlato anche al riguardo dei codici affettivi atti alla crescita: « Nel rapporto col bambino, ciascun genitore gioca tra l'alternanza del ruolo di protezione e accudimento, proprio del codice materno, e del ruolo del codice paterno di imposizione di limiti-ha spiegato. - Oggi i genitori preferiscono l'alleanza alla divergenza, evitano l'assunzione totale del compito paterno, che è responsabilità sia del padre che della madre». Dare regole ai figli quindi sarebbe come «munirli di una bussola, affrontando le sofferenze e le frustrazioni derivatevi come passi fondamentali alla crescita». Su cosa allora fare "manutenzione"? Sull'implicito, evitando che non si affrontino le normali divergenze educative; sui basilari educativi, dandosi un comune progetto educativo; sulle decisioni prese da una condivisa responsabilità. Solo mezz'ora alla settimana per parlare dell'educazione infine, l'anticalcare che aiuta la prevenzione dei problemi nella coppia.
Valeria Poggi