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Martedì 13 Marzo 2012 - Libertà

Renzo e Lucia finalmente sposi ai Teatini

Ultima puntata della maratona manzoniana con gli studenti del liceo "Respighi"

piacenza - «Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta». Così si concludono I Promessi Sposi; così hanno chiuso gli studenti del liceo "Respighi" il loro ciclo di letture manzoniane che nelle scorse settimane ha tenuto banco in vari punti della città fra conferenze, dibattiti e momenti di recitazione.
Per annoiarsi "Quel guazzabuglio del cuore umano" organizzato in collaborazione con il Comune di Piacenza, la Fondazione Teatri, la biblioteca "Passerini Landi", la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza, l'Ufficio di pastorale scolastica della curia e il contributo di privati non ha lasciato spazio: ne ha dato invece alla parola, quella di un grande autore che può essere letto e interpretato, ma soprattutto apprezzato se lo si presenta nella maniera giusta.
Gli studenti della scuola guidata da Licia Gardella lo hanno fatto e l'evento conclusivo della rassegna, svoltosi in una Sala dei Teatini assiepata di persone, lo ha dimostrato: nelle scorse settimane al "ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno" si è sostituito idealmente il Po, mentre l'assalto ai forni si è compiuto alla biblioteca "Giana Anguissola", che ha fatto da teatro anche al rapimento di Lucia, alla vicenda pietosa e colpevole della monaca di Monza, alla conversione dell'Innominato.
Ma per il felice epilogo, il matrimonio fra i promessi sposi, era necessaria una location istituzionale: così ecco il secentesco complesso della ex chiesa di San Vincenzo ospitare "quel benedetto giorno", ma soprattutto gli studenti vestiti splendidamente con i costumi dei personaggi. Difficilmente capita di essere accolti dai bravi senza provare la sensazione di essere "come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro" quale era Don Abbondio; e ancora più difficilmente può succedere di ritrovarsi davanti Don Rodrigo che per una volta abbandona le "chiacchiere non punto belle" da rivolgere a Lucia. Ai Teatini però è successo e così i piacentini si sono ritrovati davanti proprio tutti i personaggi manzoniani, da Gertrude con "una ciocchettina di neri capelli" che esce dal velo al cardinal Borromeo, da Agnese a Fra Cristoforo fino all'immancabile Renzo.
Nessuno è mancato, come del resto non è mancata la varietà all'interno di una serata, dedicata agli scomparsi Luigi Massari e Matteo Castagnetti, che ha riservato momenti alla danza con i video delle belle performance della giovanissima ballerina Camilla Boccalini sulle coreografie di Silvia Zurla e alla musica con la straordinaria esibizione della talentuosa orchestra del "Respighi" diretta per l'occasione da Giuseppe Parmigiani. Questa è dunque la conclusione che agli studenti piacentini deve esser parsa così giusta per rendere "il sugo di tutta la storia". La quale in effetti non è dispiaciuta affatto e dunque merita che si voglia bene a chi l'ha scritta "e anche un pochino a chi l'ha raccomodata": non Manzoni, ma il "Respighi".

Betty Paraboschi

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