Giovedì 15 Marzo 2012 - Libertà
"La Dama delle camelie" in scena domani nel foyer del Municipale
piacenza - (gca) In occasione del ritorno al Teatro Municipale de La Traviata di Giuseppe Verdi (dal 23 al 25 marzo), domani alle 21 nel Foyer del Teatro sarà rappresentato da Polo Teatro il dramma La dama delle camelie, liberamente ispirato al romanzo di Alexandre Dumas figlio (1848). Dumas si ispirò a sua volta ad un personaggio esistito nella Parigi del suo tempo e alla vita spensierata di giovani mondani più dediti al piacere che al dovere. Marie Alphonsine Duplessis, detta "Margherita", era una "mondana d'alto bordo", mantenuta da ricchi amanti, protetta dal vecchio barone Du Blessi, che non potendole essere amante la teneva come una figlia. Quella che poi nei versi di Piave divenne Violetta, tra i tanti amori a pagamento incontra quello vero di Armando Duval, non certo ricco al pari degli altri che la sottraggono ai creditori. E' l'amore finalmente disinteressato quello che si concede Margherita, quello che una donna come lei si può concedere una sola volta nella vita. Armando è il prediletto inconsapevole, ingenuo, geloso, inadatto al genere di vita in cui s'è avventurato. Il padre di lui verrà a rompere il "giocattolo", con la sua autorità, con i suoi precetti dettati dal perbenismo borghese. Una storia d'altri tempi, ma di insospettata attualità e autentictà a rivelare il ruolo subalterno della donna fatta oggetto di piacere fino alla consunzione. Malata di tubercolosi, Margherita, con un gesto di generosità invocato da Duval padre, saprà riscattarsi, facendo credere all'amante finito il loro rapporto sentimentale («Pagami e non parliamone più»), abbandonandosi in modo frenetico alla vita dissoluta di sempre. Il celebre romanzo ha ispirato mumerose versioni cinematografiche. La prima interprete in un film muto del 1911 fu Sarah Bernhardt. A dar vita alla tragica vicenda di Alphonsine, Margherita o Violetta che sia, sono: Flavia Cataldo (Margherita), Alessandra Ramelli (l'amica Prudenza), Maurizio Contini (Armando), Giorgio Molinaroli (Duval padre), Paolo Contini (Gastone, testimone dei fatti). L'adattamento e la regia sono di Gian Carlo Andreoli, i costumi di Tiziana Innocenti e Isa & Marion Binecchio, trucco di Valentina Bisotti, con il patrocinio di Fondazione dei Teatri.