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Domenica 18 Marzo 2012 - Libertà

«Una tegola per Sant'Antonino»

Travo, sos per il tetto. Il parroco: urgentissimi anche altri lavori

TRAVO - All'ingresso della chiesa parrocchiale di Travo, dedicata a Sant'Antonino, sulla sinistra, si trova una bacheca in legno, utilizzata per annunci, comunicazioni, segnalazioni. Questa volta, a "pinzare" un bigliettino è stato lo stesso parroco, don Andrea Fusetti, arrivato da Milano anni fa. Lui, da tempo, ha lanciato la campagna "Una tegola per Sant'Antonino". Una campagna di "adozione" anomala, ma necessaria, se il prezzo medio di una tegola si aggira sui 50 euro. «Secondo te, quante tegole ci sono sui tetti della parrocchia e della canonica? », chiede il sacerdote. «Io non lo so, ma il tetto è stato rifatto 34 anni fa, e sono ormai sempre più evidenti le penetrazioni di acqua, neve». Al tetto il parroco è riuscito a mettere una "pezza", grazie alla solidarietà di tanti. Ma c'è ancora tanto da fare per la chiesetta del mille.
«Abbiamo raccolto 65mila euro dalla Curia, altri 10mila sono stati dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano», prosegue don Andrea. «I parrocchiani hanno donato 11mila euro. Purtroppo, non saranno del tutto sufficienti per rifare il tetto, ma ci proviamo. La mia preoccupazione riguarda, in particolare, il salone del catechismo, dove la colonna portante sta ormai cedendo. Per non parlare del fatto che, dopo la nevicata di febbraio e le temperature così basse, è caduto un pezzo di muro da quella che noi chiamiamo la "veranda", la parte posteriore della canonica, dove celebriamo la messa in inverno». La scelta di dire messa nella "veranda" è per fronteggiare la crisi. «Facciamo di tutto per risparmiare, anche per risparmiare il riscaldamento» conclude il parroco. Non c'è pace per le chiese del territorio. Antiche (quella di Travo è della metà del secolo undicesimo), splendide e eppure, tanto fragili. Dopo la segnalazione del parroco di Borla di Vernasca, don Giancarlo Plessi, e quella del parroco di Travo, anche Ottone fa i conti con il crollo di giovedì, quando una parte della navata centrale della chiesa di San Marziano ha ceduto rendendo inagibile tutta la struttura. Per il trasferimento dei fedeli nella chiesa di San Bartolomeo, distante qualche chilometro da Ottone, il Comune metterà a disposizione un pulmino in modo da accompagnare a messa gli anziani e coloro che non hanno possibilità di utilizzare la vettura.
Sono circa 877 le chiese parrocchiali e gli oratori, sul territorio provinciale, spesso poco "popolati". Il numero dei sacerdoti si assesta inoltre su 272. Le secolari chiese si fanno sempre più vuote, anche se i parroci di montagna non mollano e presidiano il territorio. Le ultime grandi uscite dall'Alberoni sono state quelle dei nati alla fine degli anni ‘40.

Elisa Malacalza

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