Sabato 25 Febbraio 2012 - Libertà
Agrisystem, ecco i 17 super-dottori
In Fondazione consegnati i titoli ai giovani ricercatori: tre sono piacentini
Il preside Morelli: in questi anni diplomati 48 studenti, risorsa da valorizzare
E' la ricerca la prospettiva dei giovani dottori di ricerca di Agrisystem, la scuola di dottorato dedicata al sistema agroalimentare promosso dalle facoltà di Agraria, Economia, Giurisprudenza della Cattolica con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ha visto ieri un momento importante con la cerimonia di conferimento del titolo. I 17 super-dottori (il dottorato è il livello più alto della formazione universitaria, un percorso riservato a chi è già in possesso di una laurea magistrale) sono stati "consacrati" ieri nella sede della Fondazione in via Sant'Eufemia, nel corso della tradizionale cerimonia che li visti ricevere, togati per l'occasione, il tipico cappello dottorale (il cosiddetto tocco) e l'ambito diploma dalle mani del preside di Agraria, Lorenzo Morelli, del presidente della Fondazione Giacomo Marazzi e dell'ospite d'onore, il professore emerito, Luigi Costato, che ha tenuto una lezione dedicata al diritto alimentare europeo.
Il loro sarà un buon futuro, come si è augurato lo stesso Morelli nel saluto finale, un futuro caratterizzato da altro lavoro di ricerca: «Questo è un momento carico di emozione - ha sottolineato Morelli - perché concretizza il lavoro e l'impegno profuso da questi giovani durante il percorso di Agrisystem. Questo dottorato, attivato nel 2006, grazie alla lungimiranza del mio predecessore, Gianfranco Piva, ha saputo portare veramente nuova linfa all'Università».
Morelli ha anche spiegato come sia incoraggiante la presenza tra i 17 giovani provenienti da tutta Italia di due stranieri; così come è motivo di soddisfazione la partecipazione di docenti giunti appositamente dall'estero per le discussioni delle tesi, avvenuta ieri l'altro in Università: «In questi anni - ha continuato il preside - abbiamo diplomato 48 dottori, che diventano 59 se contiamo anche quelli che stanno svolgendo il percorso di studio: si tratta di una risorsa importante per il territorio, che deve essere valorizzata adeguatamente». Nel gruppo dei ragazzi anche tre piacentini: Alice Osellini, Gianluca Giuberti, Fabio Bernizzoni.
Punti di forza della scuola di dottorato, l'interdisciplinarietà e l'internazionalizzazione; «caratteristiche - come ha sottolineato lo stesso Marazzi introducendo i lavori - che attribuiscono a questo percorso di studi caratteri veramente innovativi e che rappresentano importanti elementi di competitività per la formazione che i giovani acquisiscono». Terminata la cerimonia, via alla festa, tra foto con amici e famigliari, applausi, lanci di cappelli e tanti progetti per il futuro, tra ricerca internazionale, lavoro in università, contatti con aziende private. Non manca nemmeno un po' di malinconia: «abbiamo condiviso questa esperienza insieme - spiegano i ragazzi - anche se ci siamo separati per i soggiorni all'estero e per le diverse esperienze, ci siamo sempre ritrovati».
Claudia Molinari