Sabato 25 Febbraio 2012 - Libertà

PoliPiacenza, cinquemila euro ad otto bravissimi

Borse di studio ad iscritti al Politecnico. Marchesi: incentiviamo lo studio delle materie scientifiche

Cinquemila euro per gli studenti meritevoli del primo anno di Ingegneria Meccanica.
Questo il generoso contributo offerto dalla borse di studio che PoliPiacenza ha messo a disposizione per aiutare gli studenti del Politecnico di Piacenza. L'associazione, nata nel 2009 a sostegno della sede universitaria, riunisce alcuni enti (Comune, Provincia, Regione, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'università e Confindustria) con lo scopo di favorire i giovani più bravi durante il loro percorso di studi. Proprio per questo motivo sono state bandite le borse di studio, attive dal 2011, per gli studenti iscritti al primo anno del corso di Laurea e della Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica. Ieri mattina, nell'aula G dell'Ateneo, sono state consegnate le borse agli otto "bravissimi" iscritti alla Triennale. Filippo Vincenzi, Simone Pelati, Mihail Ruginescu, Davide Marzatico, Alessandro Fontanella, Diego Costa, Monica Bassi ed Agustin Sanguinetti hanno ricevuto il riconoscimento nel corso della cerimonia ufficiale presenziata dal direttore di PoliPiacenza Renzo Marchesi e dall'assessore allo sviluppo economico Anna Maria Fellegara.
L'ammontare delle borse è pari a 5mila euro per l'intero triennio erogato in tre tempi: 2mila euro all'inizio del primo anno di studio, mille euro all'inizio del secondo anno di studio, a condizione che lo studente abbia superato almeno il 60% dei crediti con votazione media non inferiore a 24/30, e 2mila euro al conseguimento della laurea. E dal prossimo 10 marzo ne verranno bandite altre sei per gli iscritti entro i 31 marzo 2012 al primo anno del corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica. «Questo è un ottimo contributo che mettiamo in campo volentieri per i nostri studenti piacentini - ha commentato Marchesi - ed ha due motivazioni: da un lato si ha l'intenzione di garantire il diritto allo studio e dall'altro incentivare i ragazzi ad occuparsi di materie scientifiche. Molto spesso sentiamo dire che i giovani di oggi devono specializzarsi nel campo delle scienze, ma non è così facile. Ecco perché noi vogliamo premiare i più bravi». Con un aiuto materiale che va direttamente a loro, come ha sottolineato la Fellegara: «È il vero pregio di questa borsa di studio, attiva per il secondo anno di fila. I soldi non vanno destinati a delle risorse o a delle strutture, cosa che spesso può alimentare qualche spreco dal punto di vista gestionale, ma sono destinati agli studenti, che sono i primi soggetti che PoliPiacenza ha l'obiettivo di sostenere».

Gabriele Faravelli