Domenica 26 Febbraio 2012 - Libertà
«Presepi semplici, ma opere d'arte»
La premiazione del concorso per le scuole di Terre Traverse
"Piccole opere d'arte", "gioiellini", "poveri ma veri", "strumenti per far riflettere sul senso del Natale". Sono alcune delle definizioni dei presepi rurali, emerse ieri mattina in occasione della premiazione, svoltasi a Fiorenzuola nella sede del Circolo Cinefotografico, del concorso fotografico e giornalistico "Il presepe delle campagne".
Il concorso è ideato e organizzato da "Le Terre Traverse", associazione presieduta da Giampiero Bisagni e Anna Rita Arduini, in collaborazione con altre organizzazioni, tra cui la Fondazione di Piacenza e Vigevano e il nostro quotidiano, che quest'anno ha aggiunto ai riconoscimenti il premio "Libertà", rappresentato dalla pagina storica in argento della prima edizione del 27 gennaio 1883.
Molta la soddisfazione espressa dagli intervenuti, a partire da Bisagni che ha sottolineato come «quest'anno è aumentata la partecipazione sia delle famiglie che delle redazioni scolastiche». Arduini ha rievocato il lungo lavoro di preparazione: «Con la prima riunione dell'agosto dell'anno scorso è iniziata l'organizzazione di questo viaggio nel quale abbiamo trovato compagni formidabili, che desidero ringraziare, assieme alle famiglie che hanno partecipato».
Unanime il plauso sul valore artistico e simbolico di questa manifestazione, «che è unica nel Nord Italia e che sta entrando sempre più nel tessuto sociale del nostro territorio», ha ricordato il direttore di Libertà, Gaetano Rizzuto. «Tutti i presepi realizzati - ha continuato - sono stati molto originali. Fatti con cose povere, cose di campagna. Presepi poveri, ma presepi veri».
«Il senso del Natale - ha detto Arduini - sta proprio nella capacità di misurarsi con i materiali poveri utilizzati per realizzare opere semplici, ma che parlano del nostro essere, della nostra quotidianità e dalle quali emerge la richiesta di un Natale da vivere con un significato più profondo».
«Il Presepe è sempre lo stesso - ha poi aggiunto Don Davide Maloberti, direttore de "Il Nuovo Giornale - ma la genialità di chi lo realizza è sempre diversa, comunica cose nuove e ogni fotografia fa intuire che il Presepe non è solo una storia del passato». Il valore di «collaborazione all'evangelizzazione» e di «collegamento tra la cultura religiosa ed i giovani, che rischia di perdersi se non viene raccolta e rilanciata dai giovani» è stato sottolineato dal parroco di Fiorenzuola Don Gianni Vincini: «La fotografia - ha detto - è uno strumento per far vedere, per far cogliere i particolari. Esalta i messaggi, andando oltre quello che ritrae. Ed è il segreto della vita non fermarsi a ciò che si vede».
Il sindaco Giovanni Compiani ha infine sottolineato come Fiorenzuola stia diventando in questi anni una sorta di "capitale" del Presepe, grazie alle molte e diverse iniziative che vengono realizzate.
Novità di quest'anno è stata la premiazione del Presepe più bello. «Abbiamo dedicato un intero pomeriggio alla visita. Non è stato facile decidere, perché tutti i Presepi erano realizzati con grande ingegno e fantasia», ha detto Roberto Arcari degli "Amici del Presepe". Alla fine, il premio è andato alla famiglia Dodi dei Doppi, al quale si sono aggiunte due menzioni speciali per i presepi delle famiglie Argellati e Bersani, sempre dei Doppi.
Finita la cerimonia, "Terre Traverse" si è subito rimessa al lavoro per preparare la terza edizione, che senza dubbio sarà una nuova occasione per valorizzare le tradizioni della nostra terra.
Mauro Bardelli