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Giovedì 23 Febbraio 2012 - Libertà

Ecco la storia dell'investimento della Fondazione in Banca Monte Parma

RISPOSTA A MARCO ARCELLI FONTANA

di GIACOMO MARAZZI*
Ringrazio il dott. Marco Arcelli Fontana per il suo garbato e professionale intervento sul quotidiano "Libertà", con cui chiede spiegazioni in merito all'investimento della Fondazione di Piacenza e Vigevano in Banca Monte Parma.
Premesso che ho già ampiamente illustrato nelle sedi istituzionali (Provincia, Comune e Camera di Commercio) i dettagli della operazione, colgo l'opportunità di fornire ulteriori chiarimenti.
In ogni caso, la trasparenza dell'operato degli organi della Fondazione si può evincere attraverso l'esame dei bilanci annuali della Fondazione che trattano in maniera approfondita dell'argomento. Banca Monte Parma è una delle istituzioni bancarie più antiche del Paese ed opera sul territorio dal 1488. I principali motivi che hanno indotto la Fondazione ad investire in Banca Monte Parma sono stati i seguenti. L'occasione di destinare una parte delle disponibilità della Fondazione in una attività economica che potesse mantenere nel tempo il valore dell'investimento, differenziando l'allocazione del patrimonio della Fondazione stessa e legandolo all'economia reale, ciò anche al fine di contrastare eventuali effetti inflattivi.
Non si è trattato, pertanto, di una operazione speculativa, ma di un duraturo investimento proiettato nel lungo periodo, in sintonia con le finalità perpetue della Fondazione e ritengo non violando il criterio della prudenza.
Favorire, comunque, l'economia locale in tutti i suoi aspetti attraverso la partecipazione in un Istituto di credito già presente sul territorio.
In ordine alle modalità e tempi in cui è stata effettuata l'operazione, preciso:
- l'acquisizione del 15% del capitale di Banca Monte Parma da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano si è perfezionata nel luglio 2008, unitamente a Banca Sella, una delle più antiche e affermate banche private italiane dal 1886, il cui Presidente, dr. Maurizio Sella, era all'epoca, anche Presidente della Associazione Bancaria Italiana (ABI);
- ovviamente, l'operazione è stata valutata in tutti i suoi aspetti da un advisor internazionale (Deloitte), scelto congiuntamente a Banca Sella che, a sua volta, come Gruppo Sella ha acquisito in Banca Monte Parma una partecipazione del 16%;
- Banca Sella, in ossequio alle disposizione di Vigilanza, assumeva in seno a Banca Monte Parma il ruolo di socio industriale, con tutte le conseguenti e note implicazioni di carattere operativo e strategico.
Naturalmente, l'esame dell'operazione occupò alcuni mesi, da fine 2007 a luglio 2008 (epoca di perfezionamento dell'operazione) e periodo antecedente il noto default di Lehaman Brothers (settembre 2008) che fu concausa della crisi finanziaria mondiale. L'acquisizione della maggioranza di Banca Monte Parma da parte di Banca Intesa avvenne il 26 luglio 2011, dopo una approfondita "due diligence", e con un importante investimento di capitale. Desidero sottolineare che, prima di Banca Intesa, vi erano state offerte di altre due primarie banche, di cui una aveva formalizzato in tutti i suoi dettagli un'offerta "a fermo" e per la quale l'Advisor, " Banca Imi", designato da Banca Monte e dalla Fondazione di Parma trattò le relative condizioni.
L'azionista di maggioranza dell'epoca, Fondazione Banca Monte Parma, accolse l'offerta di Banca Intesa, in quanto la ritenne, unitamente ai suoi consulenti, migliorativa rispetto alle altre offerte in esame. Fui ben lieto della decisione assunta dalla consorella Fondazione di Parma che consentì anche a questa Fondazione di divenire partner del primo Gruppo Bancario Italiano.
Intesa San Paolo ha in corso l'elaborazione del piano industraile di Banca Monte Parma che riguarderà il triennio 2012 - 2014 e che verrà sottoposto prossimamente agli organi della Banca stessa.
Come tutte le banche nazionali ed internazionali, Banca Monte Parma ha ovviamente sofferto della grave crisi economica e finanziaria mondiale che non era dato prevedere fosse così rilevante per complessità e durata.
*Presidente Fondazione
di Piacenza e Vigevano

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