Martedì 21 Febbraio 2012 - Libertà
Letture "guidate" dei "Promessi sposi"
Da giovedì con il docente Frare e gli studenti del "Respighi" a Palazzo Galli
piacenza - "Così fatto è questo guazzabuglio del cuore umano" è il proverbiale commento di Manzoni alla dolente e pietosa vicenda della monaca di Monza ne I promessi sposi. Quel guazzabuglio del cuore umano però è anche il titolo del ciclo di letture pubbliche organizzate dal liceo scientifico "Respighi" in collaborazione con il Comune di Piacenza, la Fondazione Teatri, la biblioteca "Passerini Landi", la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza, l'Ufficio di Pastorale Scolastica della curia e il contributo di privati.
È una sfida impegnativa ma lodevole quella che si apprestano ad affrontare le 28 classi del "Respighi": leggere integralmente tutti e 38 i capitoli che compongono il capolavoro manzoniano in quella che a tutti gli effetti si configura come una vera maratona culturale aperta alla cittadinanza.
A partire da giovedì infatti, il progetto prenderà il via con la lettura pubblica da parte della classe III L dell'introduzione de I promessi sposi a Palazzo Galli alle 17 che accompagnerà l'intervento del docente dell'Università Cattolica di Piacenza Pier Antonio Frare; giovedì 1° marzo si continuerà all'Auditorium della Fondazione alle 15.30 con un intervento del docente dell'accademia di Brera Armando Nobili. Le letture pubbliche proseguiranno poi a pieno ritmo alla biblioteca "Giana Anguissola", dove da lunedì 5 fino a venerdì le classi del "Respighi" si alterneranno ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30; il "gran finale" si terrà invece nella Sala dei Teatini, dove sabato 10 alle 21 verranno letti gli ultimi due capitoli, seguiti dall'esibizione dell'Orchestra del liceo "Respighi" diretta da Giuseppe Parmigiani.
«È un'iniziativa bella non solo perché riporta l'attenzione della cittadinanza su un testo in cui il valore letterario si unisce a quello civile e sociale» ha commentato l'assessore Paolo Dosi durante la presentazione dell'iniziativa svoltasi in municipio alla presenza della docente Marina Avanzini e della coordinatrice del progetto Patrizia Datilini, oltre che della III L che aprirà le letture giovedì, «ma rappresenta anche un modo per chiudere degnamente le celebrazioni dell'Unità d'Italia». A confermarlo sono state anche le professoresse Avanzini e Datilini, che hanno spiegato: «La nostra vuole essere sia un'iniziativa giunta a conclusione delle manifestazioni del 150esimo anniversario dell'Unità, ma anche un'occasione per recuperare l'attenzione verso una parola letta, interpretata e ascoltata».
Betty Paraboschi