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Giovedì 16 Febbraio 2012 - Libertà

Pontenure ha salutato le suore

Lasciano la casa di riposo dopo quasi 80 anni di servizio

pontenure - La casa di riposo "Parenti" di Pontenure saluta le suore di Sant'Anna. Si chiude così un legame profondo durato quasi ottant'anni, oggi costretto a finire per la crisi delle vocazioni. Con una cerimonia semplice, data anche la repentinità del provvedimento disposto dalla casa madre, sono state salutate le due religiose che negli ultimi anni hanno prestato servizio presso la struttura per anziani di via IV Novembre, suor Giuseppina Calderaro e suor Bianca Turconi. A portare il ringraziamento a nome di tutta la comunità sono intervenute le autorità cittadine: il sindaco Angela Fagnoni, il parroco don Fausto Arrisi, il maresciallo dei carabinieri Luciano Salatino, il presidente del consiglio di amministrazione della casa di riposo Antonio Camoni e i membri del direttivo. «Pontenure è infinitamente grata alle suore che hanno prestato un servizio generoso e disinteressato in tutti questi anni, soprattutto perché destinato a persone bisognose e spesso sole», ha sottolineato il primo cittadino. In effetti la storia della casa di riposo è indissolubilmente legata a quella delle Figlie di Sant'Anna, presenti con quattro/cinque religiose fin dal 1934 all'atto della fondazione della struttura in un edificio sulla via Emilia. Dalle carte d'epoca si evince tutto il valore di una cura durata decenni: "La comunità si sente responsabile della vitalità e della crescita dell'opera e si impegna ad evangelizzare con la testimonianza della propria consacrazione, prestando un servizio semplice, umile, a favore degli anziani, in povertà di cuore e dedizione materna".
Come si diceva, la decisione è stata determinata dal continuo calo delle vocazioni che impone una ristrutturazione delle varie comunità, così suor Giuseppina e suor Bianca - peraltro piuttosto anziane, essendo nate rispettivamente nel 1934 e nel 1921 - sono state richiamate alla casa madre di Piacenza. «La loro presenza efficiente e costante nella struttura garantiva un supporto non solo professionale, ma anche morale per gli anziani ospiti che trovavano nelle religiose un saldo punto di riferimento», ricorda Antonio Camoni. Ora il ruolo di infermiera, già rivestito da suor Giuseppina, è stato affidato ad un'operatrice professionale, ma nei prossimi tempi, chiariscono gli amministratori, sarà necessaria un'ulteriore integrazione del personale per garantire adeguata presenza anche di notte. Le suore si occupavano, ovviamente, anche della vita religiosa della casa di riposo, provvedendo alla recita quotidiana del rosario e prendendosi cura della cappella dove ogni giorno padre Luigi Hermans celebra la messa; questi momenti di preghiera non verranno comunque a mancare, grazie al contributo di alcune volontarie. Infine, la partenza delle suore ha impresso un'accelerazione anche ad altri cambiamenti già programmati: in particolare, i locali della struttura già occupati dalle religiose verranno sistemati per accogliere anziani non autosufficienti.

Cristina Maserati

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