Domenica 19 Febbraio 2012 - Libertà
Sotto la lente di Cives i veleni dell'aria
Fabbri (ex Arpa) ospite del ciclo di incontri alla Cattolica insieme a Rebessi (Leap)
Gli argomenti proposti dal corso di formazione "Cives. La democrazia che verrà" mantengono sempre alto profilo, soprattutto gli organizzatori - università Cattolica e Diocesi di Piacenza-Bobbio - hanno individuato attuali ambiti disciplinari. Nell'ultimo incontro, "Forum sull'energia: cosa è conveniente (gioco di ruolo) ", si sono succeduti due esperti, Sandro Fabbri, ex direttore Arpa (Agenzia regionale prevenzione ambiente) di Piacenza, ora impegnato in una commissione nazionale bicamerale sulla radioattività, e Roberto Rebessi, direttore Leap (Laboratorio energia e ambiente Piacenza).
Fabbri ha affrontato un aspetto fondamentale del nostro quotidiano, "Energia e qualità dell'aria" ricordando «l'importanza fisiologica dell'aria che respiriamo poiché l'apparato respiratorio è il principale contatto con l'esterno». Oggi è sempre più grave l'inquinamento atmosferico, «cambiamento di stato del contenitore aria alto 12 km sulla superficie terrestre dovuto soprattutto a traffico veicolare, attività sia produttive che domestiche». L'inquinamento si divide in primario, direttamente immesso in atmosfera e secondario per processi chimico-fisici alteranti l'atmosfera e d'origine antropica. Dopo aver rimarcato come la meteorologia condizioni gli inquinanti, Fabbri ha delineato suddivisione per zone delle nostra provincia e sistema di misura degli inquinanti con apposite centraline. Il fine dell'azione di tutto l'apparato è dunque produrre energie pulite, alternative.
Rebessi ha poi descritto il Leap, consorzio nato dal Politecnico di Milano e «da altri soci, è anche una multiutility con 12 giovani ricercatori e 16 docenti del Politecnico che lavorano per noi. Cerchiamo di fare il massimo per l'ambiente con contributi della Fondazione di Piacenza e Vigevano e regionali non a pioggia». Dopo aver sottolineato l'incidenza dell'energia nella società, ha elencato le fonti energetiche (geotermiche, nucleare) quindi trattato dei connubi energia con sviluppo, potenza, energia, cambiamenti climatici. Non dimentichiamo le potenzialità delle energie rinnovabili, rapporti con le riserve, scorte di carbone ancora per quasi 200 anni, sabbia bituminosa. Scopo del Leap è allora una ricerca sistematica e sempre più qualificata, sperimentazione e utilizzo di tecnologie energetiche ad alto rendimento e ridotto impatto ambientale in linea con le attese sociali. Prossimo appuntamento per "Cives" il 21 febbraio, con "Giovani e donne: energie per una nuova democrazia".
Fabio Bianchi