Domenica 19 Febbraio 2012 - Libertà
Bruzzi, dvd di Ferrari sul percorso dell'artista e oggi ultime visite guidate alle esposizioni
piacenza - Cala il sipario oggi sulle mostre che hanno reso omaggio a Stefano Bruzzi (1835-1911) nel centenario della morte. Alla Galleria d'arte moderna Ricci-Oddi, in via San Siro 13, La poetica della neve, a cura di Andrea Baboni, sarà visitabile dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, con possibilità di accedere con lo stesso biglietto anche all'allestimento permanente, che comprende un'intera sala riservata a Bruzzi, consentendo inoltre il raffronto con le scuole regionali coeve.
A Palazzo Rota-Pisaroni, in via Sant'Eufemia, 12, si potrà partecipare alle visite guidate gratuite organizzate dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano con inizio alle 16 e alle 17. In questo caso i curatori Baboni e Leonardo Bragalini hanno concentrato l'attenzione sull'influsso della poetica della "macchia" sull'opera del pittore piacentino. Nel catalogo edito da Tipleco, Bragalini si sofferma, oltreché sulla fortuna critica dell'artista, anche sui soggetti dei quadri di Bruzzi, a parte pochissime eccezioni riservati esclusivamente a scorci dell'alta Valnure, attorno alla Roncolo di Groppallo dove era la casa di famiglia.
Nonostante il pittore fosse nato in città, nel palazzo di via Verdi accanto al Teatro Municipale, la sua fonte di ispirazione rimase infatti concentrata su quei paesaggi, abbozzati sul posto dal vero e ripresi in studio, riproponendo magari la stessa scena in stagioni diverse. Il testo mette a confronto la campagna immortalata dal pennello dell'artista con l'aspetto attuale dei luoghi fotografati recentemente da Tommaso Ferrari, autore del cortometraggio Stefano Bruzzi. Un macchiaiolo tra Piacenza e Firenze, distribuito in dvd, ma anche proiettato in una saletta adiacente l'allestimento della mostra a Palazzo Rota Pisaroni. Nel video, prodotto da Cravedi immagini, il percorso artistico di Bruzzi è ricostruito da Ferdinando Arisi, che insieme a Baboni nel 2000 ha pubblicato il grande Catalogo ragionato per i tipi Tipleco. Arisi ricorda come la formazione del pittore sia avvenuta sostanzialmente a Roma, amico di Nino Costa e Arnold Böcklin. Lo storico dell'arte piacentino sottolinea poi come spesso Bruzzi sia stato paragonato al più giovane Francesco Ghittoni (1855-1928). "Due artisti di altissimo livello" commenta Arisi, ma di estrazione sociale alquanto diversa. "Ghittoni dipinge i suoi simili, Bruzzi non si interessa invece alla borghesia, cui appartiene. Interpreta la realtà degli umili, però vista da chi sta dall'altra parte". Sintetizzando, "Bruzzi è un occhio attentissimo e acuto, Ghittoni dipinge con un cuore sensibile". Prediligere l'uno rispetto all'altro, resta comunque "una questione di gusti personali, un po' come in campo letterario scegliere tra Carducci e Pascoli".
Anna Anselmi