Venerdì 6 Gennaio 2012 - Libertà
Nella simbologia cristiana spezzare il pane significa donare sé stessi
Nella simbologia cristiana spezzare il pane significa donare sé stessi. Primo e basilare nutrimento umano, il pane ha valori ben più alti della sola alimentazione, esso esprime valori sacrali come festa, condivisione, amicizia e pace.
Tutto quanto sta nell'ultimo atto di "Fiorenzuola oltre i confini", ritornata a Zenica, in Bosnia, per celebrare un nuovo traguardo della sua quindicennale azione di solidarietà: l'inaugurazione del forno donato all'orfanotrofio Dom Porodica.
La città ha accolto i volontari dell'associazione umanitaria nel pieno della celebrazione di "Kurban Bajram Mubarek", la più importante ricorrenza religiosa del calendario islamico: la festa del Sacrificio (o del montone) che cade due mesi e dieci giorni dopo la fine del Ramadan. In quel clima festoso la delegazione Foic, salutata da una folta presenza di autorità e stampa, ha inaugurato il panificio e gli sguardi dei nostri sono stati rivolti alla gioia dei bambini che hanno assaporato la prima sfornata del "loro" pane. «E' come il vostro Natale», dicevano in italiano i piccoli agli ospiti. Molti di loro hanno imparato l'italiano durante le vacanze estive trascorse nella colonia marina di Massa Carrara messa a disposizione dalla parrocchia di San Fiorenzo.
L'orfanotrofio è migliorato negli anni come è cresciuta nello stesso tempo l'opera di Foic che, nel 2004, vi aveva inaugurata la palestra realizzata con l'aiuto dei donatori, tra i quali la Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha sponsorizzato anche parte della spesa del forno. «Opere tangibili», ha detto il direttore Branko Dilber: Ma negli anni, Foic ha compiuto altre forme di aiuto meno "pubbliche", ma vitali come la cura di bambini cardiopatici o con gravi malformazioni che non trovano adeguati interventi in Bosnia. A pesare di più sono stati i sentimenti: «di amicizia e condivisione fra persone di diversa nazionalità» hanno rilevato il direttore e il sindaco di Zenica Husein Smajlovic.
Dunque, la festa dell'amicizia nella condivisione della pace.
La delegazione Foic era composta dal presidente Luigi Danesi, dal presidente onorario Sandro Loschi, dai volontari Stefano Burlini, Ciro D'Alesio, Manuela Iannotta, Luigi Marenghi, Stefano Morelli e Gianni Sterbizzi.
Maria Vittoria Gazzola