Sabato 14 Gennaio 2012 - Libertà
«Il welfare piacentino va tutelato»
I sindacati richiamano Provincia, Camera di Commercio e Fondazione
Alla Provincia, innanzitutto, si chiede più coordinamento. Ai "poteri forti", così li definiscono, facendo "nomi e cognomi" di Camera di Commercio e Fondazione di Piacenza e Vigevano, si chiedono più risorse. Ai Comuni, l'appello è che si blocchino subito gli aumenti dell'addizionale Irpef, già approvati in molti consigli comunali, come Rivergaro e Travo, per citarne alcuni, ma anche in comuni più popolati, come Borgonovo e Castelsangiovanni. Il sindacato, Cgil, Cisl e Uil uniti, non le manda a dire. Nella piattaforma che da lunedì sarà sottoposta a tutti e 48 i Comuni si chiede più energia, più polso, più voglia di uscire da una situazione definita dalle organizzazioni sindacali "drammatica". Il documento, inviato in questi giorni a Comuni, Provincia e Ausl, dovrà essere discusso entro il 31 marzo, termine ultimo per l'approvazione dei bilanci di previsione di quest'anno. Due mesi di negoziazione per 48 Comuni: si riapre la stagione della contrattazione sociale territoriale, che nel 2011 ha determinato la sottoscrizione di 49 tra protocolli d'intesa e verbali d'incontro in provincia, esito di un'attività di negoziazione unitaria di circa novanta incontri. Quest'anno "nessuno sconto a chi porterà l'Irpef allo 0,8 per cento" annunciano i referenti sindacali.
"BASTA LOGICHE DI "CAMPANILE" «Di fronte a questa grave crisi economica, sociale e occupazionale, il sindacato ha cercato di mettere in campo iniziative già dal 2008, con l'obiettivo iniziale di definire un piano provinciale - scrivono i tre segretari provinciali, Paolo Lanna (Cgil), Marina Molinari (Cisl), Massimiliano Borotti (Uil) -.
Questa operazione è riuscita solo in parte per le difficoltà riscontrate nel far assumere alla Provincia un ruolo forte di coordinamento, nonostante la positiva intesa in materia di mercato del lavoro raggiunta ad aprile, oltre alla difficoltà di far uscire i Comuni dalle logiche di campanile. Tra le difficoltà, incontrate anche la scarsa collaborazione finora dimostrata da parte di soggetti come la Camera di Commercio, la Fondazione Piacenza e Vigevano: l'anno scorso, con il sostegno dell'assessorato provinciale al lavoro, quasi tutti i Comuni hanno partecipato al bando per l'assunzione di lavoratori a rischio espulsione dal mercato del lavoro. Questi "poteri forti" avrebbero, senza dubbio, dovuto fare di più».
"SINDACI, NON FATE I RAGIONIERI" Precisato che le "risorse a disposizione per il 2012 sono ancora indefinibili", sono comunque da «respingere affrettate soluzioni "ragioneristiche" riguardo i contenuti delle manovre da inserire nei bilanci preventivi - ha precisato la Molinari, ieri pomeriggio alla Camera del Lavoro -. Alle amministrazioni comunali, a partire da quelle capofila dei distretti (quindi Piacenza, Fiorenzuola, Castelsangiovanni, ndc) si chiede l'apertura di un confronto: non accetteremo logiche che mettano le mani in tasca ai cittadini per riempire il vuoto dei finanziamenti.
Vogliamo parlarne insieme, chiediamo, prima di tutto, che si valuti la progressività e che sia tutelato il welfare piacentino».
"NESSUNA CLEMENZA A CHI DECIDE PER CONTO SUO" Imu e Irpef sono "controllati speciali". «L'Imu non è stata introdotta da questo Governo, ma anticipata - precisano i sindacalisti, con le categorie dei pensionati e della funzione pubblica -: ci sono una soglia minima e una massima, i Comuni dovranno riempire il contenitore con regolamenti. Chiediamo la massima attenzione, non vogliamo avere un approccio troppo rigido, ma, di certo, con quei Comuni che pensano di ritoccare l'Irpef e decidere per conto loro non saremo clementi».
Elisa Malacalza