Martedì 7 Febbraio 2012 - Libertà
«Quel che succede dopo quella violenza»
La regista Torre parla dello spettacolo "La ciociara" con gli attori Daniele Russo e Donatella Finocchiaro
di CHIARA MERLI
Due interpreti d'eccezione, Donatella Finocchiaro e Daniele Russo. Una regista che si divide con successo e con coraggioso spirito d'innovazione fra grande schermo e scena teatrale, riservando letture sempre interessanti e intelligenti. Un testo che un drammaturgo della finezza di Annibale Ruccello ha tratto dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia. Tutti elementi che fanno dello spettacolo La ciociara un appuntamento da non mancare. Lo spettacolo, una produzione della Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, va in scena al Teatro Municipale di Piacenza stasera e domani alle ore 21 per la Stagione di Prosa 2011/2012 Tre per te organizzata da Teatro Gioco Vita con la direzione artistica di Diego Maj.
La compagnia de La ciociara, che vede in scena accanto a Russo e Finocchiaro, Marcello Romolo, Rino Di Martino, Lorenzo Acquaviva, Marco Mario De Notaris, Martina Galletta, Daniele Marino, Dalia Frediani - incontrerà il pubblico piacentino mercoledì alle ore 18 al Teatro Comunale dei Filodrammatici, nell'ambito del ciclo di incontri "Ditelo all'attore", curato come sempre dal critico Enrico Marcotti.
In questa Ciociara la guerra è finita, il tempo è passato, e i rapporti tra la mamma Cesira e la figlia Rosetta sono cambiati. Ma un'ombra terribile lega I'una all'altra: aveva tredici anni, Rosetta, quando lei e Cesira furono violentate da un soldato marocchino delle truppe di Liberazione. Cesira e Rosetta vivono di quei ricordi e ciò che noi vediamo è quel loro viaggio d'amore e di morte.
Dal capolavoro letterario e dal film di Vittorio De Sica che valse l'Oscar a Sofia Loren, Annibale Ruccello nel 1985 trasse la riduzione teatrale de La ciociara, ricevendo il consenso entusiasta di Alberto Moravia.
La sensibilità e la provata capacità di Roberta Torre, regista affermata di cinema - suoi, tra gli altri, Tano da Morire, Sud Side Stori, Mare Nero e il recente I baci mai dati, candidato ai Nastri d'Argento - la restituisce oggi al teatro con tutta la sua forza dirompente e l'intensa profondità.
Donatella Finocchiaro, che tante volte ha dato vita nel cinema ed in teatro a personaggi di potente carica emotiva, è Cesira, la ciociara, mentre Daniele Russo è Michele, l'uomo del quale è innamorata, l'idealista partigiano che morirà per salvare altre vite umane. I costumi sono di Alberto Spiazzi, le musiche di Massimiliano Pace.
«È passata la guerra - spiega la regista Torre - e anche la violenza che le ha trafitte: una madre e una figlia oggi stanno litigando per l'acquisto di un'automobile. Così ha inizio la nostra storia. Come se nulla fosse successo, nella Ciociara di Ruccello a farla da padrone sono i fantasmi. Fantasmi della brama di avere, possedere oggetti di consumo semplici come può essere un televisore o una macchina nuova. Qui Cesira non è più quella madre sconvolta sul ciglio della strada polverosa a chiedere pietà per la sua povera figlia violata, Rosetta non è quella che non sarà mai più come prima dopo le mani estranee sul suo corpo di bambina: il fantasma di quella violenza si è tramutato in quotidiana banalità come se nulla fosse, l'ha cambiata per sempre in modo subdolo e silenzioso. È questa la vera violenza che nella scrittura di Ruccello ci proietta in un universo dell'orrore dove tutto viene dimenticato in cambio di una normalità apparente e inquietante».
Uno spettacolo in cui cinema e teatro interagiscono strettamente, così come presente e passato si mescolano continuamente.