Lunedì 30 Gennaio 2012 - Libertà
Theodossiu: «La musica, un farmaco vitale»
Grande interpretazione del soprano protagonista ai Teatini di un concerto per l'Aias
piacenza - Dire successo del concerto alla Sala dei Teatini, organizzato dall'Associazione Amici della lirica in collaborazione con Fondazione Teatri, a favore di Aias, è dire poco. Aias celebra il suo 41° anno di attività per l'assistenza alle persone disabili, per aiutarle e rendere loro, come ha ricordato il presidente Claudio Tagliaferri, adeguata autonomia e integrazione.
Protagonista della felice serata "E anche le stelle non stanno a guardare", è stato il soprano Dimitra Theodossiou, premiata a Milano come il migliore soprano interprete verdiano (Premio Verdi d'oro), accompagnata al pianoforte dal maestro Simone Savina del Teatro Regio di Parma. Attiva sulla scena lirica da più di dieci anni, Dimitra Theodossiou si è distinta in un vasto repertorio, chiamata dai più importanti teatri lirici in Italia e all'estero. Importante anche la serie di registrazioni realizzate con le migliori case discografiche.
Felice ritorno al pubblico piacentino, apprezzata interprete, al Teatro Municipale, in Stiffelio (stagione 2000), ancora come Norma (2006) e come Odabella in Attila, personaggio che le portò fortuna al Comunale di Bologna e al Regio di Parma, consacrandola come una delle voci più importanti del repertorio verdiano e belcantistico. «Sono felice di poter tornare al pubblico piacentino e di poterlo fare per un'occasione così importante», ha detto la Signora, in un breve momento prima del concerto. «La situazione economica non è delle migliori, come sappiamo, ma non si può accettare di rinunciare alla cultura. La musica è un farmaco vitale, si può rinunciare al superfluo, non alla musica che è educazione».
Accompagnato al pianoforte dal maestro Simone Savina, il soprano Theodossiou ha offerto una bella successione di interpretazioni, dando prova assoluta di aderenza ai vari personaggi con ottima tecnica vocale espressiva. Voce duttile ai contrasti dinamici, dal crescendo alle smorzatore, Theodossiou padroneggia voce e gesto e bella dizione, molto e giustamente applaudita. Ne La forza del destino sarà impegnata prossimamente al Teatro Colon di Buenos Aires e ne ha dato anticipazione proponendo Pace, pace, mio Dio.
Ancora Verdi da Otello nella Canzone del salice e Ave Maria. Autori di sicura predilezione sono Donizetti e Bellini, compositori con caratteri peculiari rispetto alla musica del Romanticismo europeo. Theodossiou è a suo agio nel canto appassionato, venato di malinconia, dalle molte sfumature sapientemente rese con tempi volutamente larghi per una maggiore enfasi. Anna Bolena, Beatrice di Tenda sono infelici protagoniste di storie d'amore tragicamente concluse, cui il soprano ha dato bella espressione.
Nella seconda parte del concerto Dimitra Theodossiou ha regalato belle arie molto popolari da L'amico Frizt e Boheme. Inaspettato gesto, "Mimì" è scesa tra il pubblico e ha reso omaggio del canto a un ospite della casa famiglia AIAS. Ancora Puccini in Tosca, Vissi d'arte. Salto nel drammatico con Lady Macbeth in La luce langue.
Il maestro Simone Savina ha intervallato i brani cantati con interpretazioni al pianoforte da Verdi e Massenet. Bis invocato e generosamente concesso. Congedo con i ringraziamenti di rito, gestiti dal presentatore Alessandro Bertolotti. Il presidente Aias Claudio Tagliaferri ha ricordato l'amico Sandro Bosoni, recentemente scomparso, che ha dato generoso e valido contributo come presidente per 15 anni del sodalizio, e ha ringraziato la signora Theodossiou che ha voluto visitare il centro Aias, oltre a far dono del suo canto. Sergio Buonocore, a nome degli Amici della lirica ha ringraziato l'amico Camillo Francischelli che si è prodigato per la realizzazione dell'iniziativa benefica e ha fatto dono all'artista di una stella-gioiello a ricordo.
Gian Carlo Andreoli