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Domenica 22 Gennaio 2012 - Libertà

Facchetti, l'uomo e il campione

Domani all'Auditorium presentazione del libro sul capitano dell'Inter scomparso

E' confermato per domani alle 21 all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano la presentazione del volume "Se no che gente saremmo" (Longanesi) un bel libro, un libro dedicato al capitano nerazzurro di una vita e scritto dal figlio del campione, Gianfelice Facchetti, attore e regista teatrale, penna sensibile e collaboratore del "Corriere della Sera". L'iniziativa è organizzata oltre che dalla Fondazione, dalla Libreria Fahrenheit 451 di via Chiapponi e dall'Associazione Felicity. Il libro è un ricordo originale, una testimonianza affettuosa e a tratti toccante di un grande uomo, di un fuoriclasse immenso per tecnica ed esempio sportivo. Si tratta comunque di un'opera diversa dalle altre. Perché Gianfelice Facchetti non vive di solo calcio, ma anche di sentimenti belli e profondi ed emergono da un racconto che è una vita, una storia, mille storie.
Gianfelice da quando il libro è uscito, sta facendo una promozione a tappeto, perché i club nerazzurri, i tanti tifosi e gli appassionati di calcio, non hanno dimenticato il Grande Giacinto, il campione di una vita. La bandiera di una squadra. Quella a tinte nerazzurre, l'altra metà di Milano. «Nel libro - ha detto Gianfelice - ho inteso svelare i rapporti, forti perché sinceri, di mio padre con altri compagni campioni, come Burgnich e Boninsegna, o con un maestro come Bearzot. Ho cercato di scrivere la storia di un uomo, un campione in campo e nella vita».
Ha aggiunto l'autore: «Il titolo nasce da uno scambio di battute tra mio padre e mia madre che ricordano il finale di "Azzurro tenebra" di Giovanni Arpino, mio padrino di battesimo e grande amico di papà dai tempi di Germania 1974. Sembra ci fosse stato un fraintendimento in occasione della cerimonia del battesimo. Mia madre rimproverò mio padre che non esitò a difendersi dicendo che nella vita quando si dice una cosa è quella. Se no che gente saremmo».
A tracciare la rotta durante la serata saranno il giornalista Mauro Molinaroli, che farà una breve introduzione sul linguaggio, sulla narrazione esui contenuti, poi la parola a Giorgio Lambri, caposervizio di Libertà e supertifoso interista, con lui Francesco Procida, di Felicity. Numerosi saranno i tifosi presenti, c'è da crederci, ma interessante sarà capire cosa resta di questo grande campione che qualcuno ha cercato di infangare, in un calcio sempre più orribilmente sporco, come questo Paese del resto. Una serata da non perdere sul filo della nostalgia e della memoria, tra un dolce "the way we ware". Una serata da non perdere, soprattutto per coloro che ai colori nerazzurri hanno dedicato una vita.

Ma. Mol.

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