Venerdì 20 Gennaio 2012 - Libertà
Apre il ciclo "L'arte dell'incisione" con Missieri e Mortilla su Dürer
Oggi in Fondazione
piacenza - Primo appuntamento oggi alle ore 17 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia, 12, con il ciclo "L'arte dell'incisione dal Rinascimento a oggi", conversazioni tenute dall'artista Bruno Missieri, docente di grafica all'Istituto d'arte "Gazzola", e dall'insegnante e giornalista Salvatore Mortilla. Nell'incontro di questo pomeriggio si parlerà dell'opera di Albrecht Dürer, autore di fondamentali serie di xilografie (le quattordici stampe dell'Apocalisse, 1498, e negli stessi anni i sette fogli della Grande passione, il ciclo della Vita di Maria posteriore al 1510, le trentasei immagini della Piccola Passione del 1511, i centonovantadue legni del Portale d'onore a celebrazione della gloria dell'imperatore Massimiliano I), incisioni a bulino (Le quattro streghe, Il sogno del dotto, Sol Iustitiae, Nemesi, La visione di Sant'Eustachio e i capolavori del 1513-14 Il cavaliere, la morte e il diavolo, San Girolamo nello studio e Melancholia I, dai densi rimandi allegorico-esoterici) e all'acquaforte (L'uomo disperato, Il ratto di Proserpina), tecnica sperimentata soprattutto a partire dal 1515. Il bulino era originariamente uno strumento da orafi e, non a caso, sia Dürer, sia Martin Schongauer al quale il maestro di Norimberga si ispirò, appartenevano a una famiglia di artisti-artigiani dei metalli preziosi. Secondo il Vasari, le prime stampe su carta furono realizzate proprio da un orafo, Maso Finiguerra, per riprodurre le decorazioni dei nielli.
Anna Anselmi