Venerdì 20 Gennaio 2012 - Libertà
"Briciole" di cucina e di ricordi del ghetto
"Filo": aperto con successo il ciclo di laboratori per bambini curato da Enrica Carini
di ANNA ANSELMI
Con l'incontro su "Dolcezze nel ghetto. La cucina dei ricordi" si è aperto ieri al Teatro dei Filodrammatici il ciclo di laboratori "Briciole", giochi di cucina in teatro per bambini dai 5 ai 10 anni, a cura di Enrica Carini, con la collaborazione di Matteo Corradini e Valentina Magnaschi. L'iniziativa rientra tra i percorsi proposti da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, nell'ambito del programma "InFormazione Teatrale", organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Nel primo incontro, nell'avvicinarsi del Giorno della memoria celebrato il 27 gennaio, Corradini, scrittore e giornalista, laureato in lingua e letteratura ebraica all'università di Venezia, ha ideato un racconto, ispirato alle caratteristiche delle lettere che compongono l'alfabeto del popolo del Libro. Lettere che - ha evidenziato Corradini - sono anche oggetti, perché derivano la loro forma da cose o animali. Per esempio, la prima lettera, "aleph", assomigliava in origine alla testa di un bue stilizzato, la seconda, "bet", a una casa. L'alfabeto è stato dunque utilizzato per costruire una narrazione, con protagoniste appunto le lettere, trasformate dai bambini, grazie alle indicazioni di Carini, in biscotti tutti da mangiare. «Ho scelto un tipo di pasta tipica della cucina ebraica, senza il burro tra gli ingredienti. Inoltre, abbiamo preparato - ha spiegato Carini - una specie di strudel, a base di mele, miele, noci e mandorle».
I prossimi appuntamenti, sempre al "Filo" il giovedì con inizio alle ore 17 per una durata di circa un'ora e mezzo, con prenotazione obbligatoria e una quota di partecipazione di 10 euro a incontro, si terranno il 19 gennaio ("Trenta Quaranta - All'incirca le briciole di Pollicino", rivisitazione della celebre fiaba attraverso i profumi della tavola e i paesaggi fantastici dell'illustratrice per l'infanzia Valentina Magnaschi), il 16 febbraio e il 1° marzo. «Il percorso - ha precisato Carini - parte semplicemente dalle briciole, da quelle che già esistono e da quelle che creiamo nel distruggere qualcosa, dai giochi proibiti sopra e sotto al tavolo, e dalle fantasie che stuzzicano per i profumi che racchiudono». Il tentativo è quello di «riuscire a realizzare un'avventura conoscitiva attraverso l'evocazione della fantasia», insieme a compagni di "giochi proibiti" come Matteo Corradini e Valentina Magnaschi, con cui seminare briciole di pensieri, di immagini, e fantasie che contengano storie di biscotto, e raccontare vite e viaggi, e che possano far scaturire nei bambini chissà fra quanti anni una fantasia, un dolce o semplicemente un ricordo».