Giovedì 9 Febbraio 2012 - Libertà
Le conferenze sull'incisione chiudono con l'arte di Picasso
piacenza - Con l'incontro su Pablo Picasso si chiude oggi alle ore 17 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia 12, il ciclo di conversazioni sull'arte dell'incisione, tenuto da Salvatore Mortilla, insegnante e giornalista, e dall'artista Bruno Missieri, docente di grafica all'Istituto "Gazzola", che nei precedenti appuntamenti hanno preso in esame l'opera di Albrecht Dürer, Rembrandt e Francisco Goya per illustrare rispettivamente le tecniche del bulino, dell'acquaforte e della litografia.
Picasso, eccezionale sperimentatore, offrirà l'occasione da un lato per parlare dei movimenti d'avanguardia, in particolare del cubismo, dall'altro per affrontare l'altrettanto ampia questione delle nuove tecniche, legate anche all'uso del computer, che hanno aperto ulteriori possibilità agli artisti, ma anche al mercato dei falsi. «Spiegherò - anticipa Missieri - come distinguere un'acquaforte autentica dalla stampa per il coperchio di una scatola di cioccolatini».
Tra le tecniche cui si accennerà, ci sarà pure la serigrafia, sulla quale Missieri avanza molte riserve: «Qui si entra nel capitolo delle riproduzioni a carattere industriale che nulla hanno a che vedere con l'arte». Tra i protagonisti dell'incisione nel Novecento spicca la figura dell'inglese Stanley William Hayter, fondatore nel 1927 dell'Atelier 17 a Parigi, con il quale collaborarono Kandinskij, Mirò e lo stesso Picasso. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, Hayter si trasferì a New York, dove entrò in contatto con artisti quali Mark Rotko e Jackson Pollock.
Anna Anselmi