Giovedì 2 Febbraio 2012 - Libertà
Piacenza Jazz Fest, note contro la crisi
Da Anderson a Solal, da Salis a Pieranunzi: una kermesse sempre di qualità
PIACENZA - L'anno scorso, nonostante la congiuntura sfavorevole, il Piacenza Jazz Fest era cresciuto in quantità e in estensione. Quest'anno, alla nona edizione, con l'aggravarsi della situazione stringe i denti e resiste, offrendo un programma di consueto spessore ma rimodellato, meno monumentale ma di interesse e qualità immutati, per un totale di 15 concerti tra il 26 febbraio e il 31 marzo con "jazzmen" internazionali e numerose star nazionali, senza dimenticare le giovani promesse del panorama italiano (per inciso, le finali del collegato concorso "Chicco Bettinardi" si terranno venerdì 10 e 17 febbraio al Milestone) e gli irrinunciabili incontri formativi e di approfondimento, secondo una formula collaudata che investe su numerosi eventi collaterali e attività parallele in linea con l'obiettivo degli organizzatori del Piacenza Jazz Club: massimizzare la diffusione della musica e della cultura jazz.
Presentazione innevata, festival fortunato? C'è da augurarselo, perché in momenti come questi serve più che mai la vicinanza del pubblico, che sin qui non è mai venuta meno. «The show must go on: continua la nostra opera di divulgazione di un genere culturalmente importante nei numeri, per l'"ascoltabilità" di tante proposte e la ricettività del pubblico»: così ha esordito ieri il presidente del Piacenza Jazz Club Gianni Azzali alla presentazione della kermesse all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che sostiene il festival sin dalla prima edizione; tra gli altri appoggi, il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, la Regione Emilia-Romagna, il Comune e la Provincia di Piacenza e l'adesione di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio.
Il tempo inclemente ha impedito all'avvocato Giorgio Reggiani della Fondazione e all'assessore provinciale alla cultura Maurizio Parma di intervenire, ma al fianco di Azzali non è mancato l'assessore comunale alla cultura Paolo Dosi: «Il Jazz Fest è tra le manifestazioni più importanti e caratterizzanti del territorio - ha detto - un evento di alto livello e di respiro nazionale che ogni anno suscita l'interesse dei media italiani. Il Piacenza Jazz Club in anni di lavoro ha enormemente radicato e sviluppato il genere sul territorio».
La parola è dunque tornata ad Azzali, che ha illustrato un programma non privo di novità. Prima, la rassegna collaterale Jazz Club! al Milestone: «Valorizziamo il nostro bel locale con artisti di grande valore che lì possono esprimersi al meglio. Quest'anno un concerto in meno nei teatri ne vale 5 al Milestone». Poi, la "prima volta" in una chiesa: «In San Savino saranno di scena due dei più rinomati musicisti d'oltralpe, i francesi Michel Portal e Louis Sclavis, clarinettisti d'eccellenza, perfetti per il suggestivo contesto intimista». Degne di attenzione sono anche la serata al President col grande, eclettico fisarmonicista sardo Antonello Salis - un doppio concerto in due differenti configurazioni da cui aspettarsi di tutto - e quella inaugurale alle Rotative dedicata alle canzoni del Clan di Celentano in chiave jazz con il celebre cantante e attore Peppe Servillo.
Cruciali si confermano infine le collaborazioni: quella con il network regionale Crossroads, che porterà al President un asso sperimentatore di tromba e trombone come il chicagoano Ray Anderson con la sua Pocket Brass Band; quella con associazione "Concorto" per la performance multimediale tra cinema e jazz alla multisala Iris; quella con il Comune di Fiorenzuola, per l'ospitalità del nuovo progetto del celebre pianista romano Enrico Pieranunzi; quella con l'istituto Sidma, per la giornata di studi su Thelonius Monk nel trentennale della morte e la presentazione dell'imponente tomo di Storia del jazz curato dal presidente di Sidma, il musicologo Stefano Zenni; quella con il circolo Arci Comics per il concorso Strisce di Jazz; quella con il centro commerciale Gotico per le due domeniche di aperitivi swing.
p. s.