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Sabato 22 Ottobre 2011 - Libertà

La Ricci Oddi celebra Stefano Bruzzi

"La poetica della neve" indaga su temi bucolici e personaggi umili

piacenza - Stefano Bruzzi, che «fu senza dubbio il pittore piacentino più importante del XIX secolo, nel corso del Novecento trascurato dalla critica, merita un'esposizione che ne faccia conoscere la grandezza in ambito nazionale». Così il curatore Andrea Baboni, già autore, insieme a Ferdinando Arisi, del monumentale catalogo ragionato dell'opera dell'artista, pubblicato nel 2000 da Tipleco, ha salutato ieri la realizzazione dell'esposizione che, nel centenario della morte, rende omaggio a Bruzzi nella rotonda d'onore della Galleria d'arte moderna Ricci Oddi.
Prima del taglio del nastro, il vicino Teatro dei Filodrammatici ha ospitato la presentazione della mostra alla quale sono intervenuti il presidente della Ricci Oddi, Vittorio Anelli, il sindaco Roberto Reggi e lo stesso Baboni, che ha ricordato come Bruzzi sia stato in vita «pittore di largo successo e di prestigiosi riconoscimenti, in particolare dagli anni Ottanta dell'Ottocento, apprezzato nei suoi temi bucolici resi con sentimento profondo della vita dell'Appennino piacentino». La mostra, incentrata su La poetica della neve, ne riscopre «i circa trent'anni della produzione giovanile», anche attraverso opere inedite provenienti da collezioni private.
Una seconda esposizione, che si aprirà il 29 ottobre a Palazzo Rota Pisaroni organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, consentirà di ripercorrere la ricerca di Bruzzi avvenuta in sintonia con la rivoluzione introdotta dai macchiaioli.
La mostra alla Ricci Oddi indaga il periodo tra il 1870 e l'inizio degli anni Novanta dell'Ottocento, in cui «gli umili protagonisti delle sue scene, interpretati nella luce tersa e cristallina del paesaggio innevato, assumono valori pittorici e stilistici di profonda suggestione». Come in Spaccalegna, del 1873, dove il cielo terso e scintillante riverbera nei riflessi azzurri e rosati della coltre candida, in un quadro che Roberto Tassi, grande estimatore dei pittori di natura, paragonava - ha ricordato Baboni - a Courbet. Le pecore, tanto frequenti nella campagna dipinta dal pittore piacentino, erano significativamente descritte dal critico parmigiano come "uno studio di forma", attitudine testimoniata nella mostra dai bozzetti e dai disegni preparatori accostati ai quadri di maggior impegno.
Il presidente del museo, Vittorio Anelli, ha sottolineato come l'esposizione si inserisca in un itinerario avviato con la mostra sulla collezione privata di quadri di piccolo formato di pittori macchiaioli e che nella primavera 2012 avrà un ulteriore importante capitolo con un appuntamento dedicato a Bruno Cassinari nel centenario della nascita. Anelli ha ringraziato quanti hanno reso possibile l'iniziativa: «Si è confermato un gruppo di sostenitori del museo, tra cui la Camera di commercio e il Gruppo Giglio, accanto a sponsor tecnici, quali l'Ivri e Ciaccio assicurazioni. Il rinnovato sostegno di Regione e Provincia non si è inoltre limitato al patrocinio. Dalla Regione sono giunti fondi e, tramite la Provincia, Autostrade Centropadane ha offerto un contributo». Il presidente ha quindi espresso la sua gratitudine nei confronti del consiglio di amministrazione, del vicepresidente Leonardo Bragalini, che ha messo a disposizione specifiche competenze su Bruzzi, e dell'intero staff della galleria.
Un museo che, come ha rimarcato Reggi, festeggia l'80° anno di vita. La mostra rientra dunque nelle celebrazioni per il traguardo di un'istituzione esempio di «un mecenatismo d'altri tempi, oggi difficilmente replicabile, di cui Piacenza ha beneficiato ma che non ha ancora sufficientemente valorizzato». L'auspicio è di una futura stretta collaborazione con soggetti privati e con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, anche nella prospettiva dell'ampliamento della Ricci Oddi nel Palazzo Ex-Enel.
La mostra La poetica della neve resterà visitabile fino al 19 febbraio, da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Catalogo edito da Tipleco. Il biglietto è comprensivo della visita alla Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, la cui sala XII ha un allestimento permanente di quadri di Bruzzi.

Anna Anselmi

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