Venerdì 28 Ottobre 2011 - Libertà
Un corto di Tommaso Ferrari invita a percorrere i "suoi" luoghi
Prodotto dalla Fondazione, accompagna la mostra
Se "toscano", ossia macchiaiolo, Stefano Bruzzi poteva esserlo nell'animo, non lo era certo nei suoi soggetti. Al di là del giovanile periodo romano, le opere fin qui ritrovate hanno infatti un'ambientazione prevalentemente riferibile alla Valnure, dove la famiglia del pittore aveva casa e terreni in località Roncolo di Groppallo. Nella mostra Stefano Bruzzi. Un macchiaiolo tra Piacenza e Firenze un invito a ripercorrere quel lembo della nostra provincia arriva dal cortometraggio diretto da Tommaso Ferrari, che è andato di persona, riproduzioni dei dipinti alla mano, a individuare oggi, dal vero, gli scorci immortalati oltre un secolo fa dal pittore. «Mi sono aiutato anche con la memoria, perché si tratta di una zona che conosco bene» premette Ferrari.
«Però non è stato semplice, perché soprattutto in alcuni casi la vegetazione ha alterato il paesaggio. L'avanzare del bosco ha "mangiato" per esempio tratti della mulattiera che collegava Bettola a Groppallo, quando non si passava ancora per Farini». I montanari scendevano periodicamente a valle per l'appuntamento con il mercato, come nel film viene ricordato dallo storico dell'arte Ferdinando Arisi, che guida lo spettatore attraverso la vita e l'opera di Bruzzi. Arisi precisa che non esistono vedute di Piacenza città dipinte dal pittore, evidentemente interessato con una passione quasi esclusiva per Roncolo e dintorni, con l'eccezione, appunto, di Bettola.
Mentre Arisi spiega, scorrono nel video le immagini della natura di oggi in un'efficace accostamento con i quadri di Bruzzi. Ferrari evidenzia come l'artista, rielaborando i dipinti in atelier, interpretava a volte liberamente quanto aveva visto. «Nel bozzetto di Mietitura alle Perteghette le montagne hanno il profilo reale, che invece nel quadro definitivo appare cambiato». A rimanere intatti sono comunque «l'atmosfera, la luce, i colori della Valnure, che dimostra un'integrità che, dopo più di cent'anni, credo sia difficilmente riscontrabile per i quadri dipinti altrove dai macchiaioli». La sfida di Ferrari è ora di provare a studiare un progetto analogo relativo a Giovanni Fattori, per constatare quanto sopravviva oggi della Toscana dell'Ottocento.
Il film su Bruzzi, della durata di 18 minuti, verrà proiettato durante la mostra a Palazzo Rota Pisaroni, al cui ingresso sarà in vendita il dvd, prodotto da Fondazione di Piacenza e Vigevano e Cravedi Immagini, riprese e montaggio di Gianni Cravedi, musiche originali dell'Appennino piacentino eseguite da Maddalena Scagnelli e dal gruppo Enerbia. Hanno collaborato alla realizzazione: Alessandra Bruzzi, Elena Salini, don Gianrico Fornasari, Leonardo Bragalini, Tiziana Libè e Francesco Chinosi.
An. Ans.