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Sabato 29 Ottobre 2011 - Libertà

I corali benedettini ritrovati

Tornati a Piacenza dopo due secoli, saranno esposti a Palazzo Farnese

piacenza - Ci hanno messo poco più di due secoli per tornare a Piacenza, ma alla fine l'attesa non è stata vana. La città si "riappropria" di otto corali benedettini coevi alla rinascita della basilica a opera del Tramello e li espone in una mostra, che sarà inaugurata sabato 5 novembre alle 17 nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese alla presenza del sindaco Roberto Reggi, della soprintendente per i Beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna Rosaria Campioni, del direttore dell'Ufficio per i beni culturali della diocesi di Piacenza-Bobbio don Giuseppe Lusignani e della curatrice Milvia Bollati. A seguire, alle 18.30 nella chiesa di San Sisto, sarà la celebrazione dei Vespri secondo i testi e le melodie dell'Antifonario 4 "In festo Sancti Xysti. In II Vesperis" alla presenza del vescovo Gianni Ambrosio e della Cappella Musicale della Cattedrale di Lodi guidata da don Piero Panzetti e accompagnata all'organo da Elvira Soresini.
La storia degli otto corali, che saranno esposti nel sotterraneo della cittadella di Palazzo Farnese negli orari di visita dei Musei Farnesiani, ha dell'incredibile ed è stata rievocata ieri mattina nella sede dell'assessorato alla cultura del Comune dall'assessore Paolo Dosi, dalla direttrice dei Musei Farnesiani Antonella Gigli, dall'archeologa Annamaria Carini, da don Lusignani, dal conservatore del Fondo Antico della "Passerini Landi" Massimo Baucia e dal direttore commerciale di Groupama Federico Benassi che, con la Camera di Commercio e la Fondazione di Piacenza e Vigevano oltre che con l'Ente Farnese, la Diocesi e la parrocchia di San Sisto, ha sostenuto l'iniziativa.
Le sontuose pergamene fanno infatti parte di un corpus più ampio composto da 14 corali che furono nascosti da un monaco nel palazzo di famiglia per sottrarli alla razzia francese dopo la soppressione del convento nel 1810. Rinvenuti dagli eredi, essi vennero venduti nel 1864 al collezionista milanese Michele Cavaleri, passando poi nelle mani del Cernuschi che li trasferì a Parigi. Otto di questi furono acquisiti dall'Hispanic Society of America di New York, che li ha conservati fino al 2008 quando nel corso di un'asta da Christie's un collezionista privato se li è aggiudicati. E non solo, li ha messi a disposizione dell'amministrazione per la mostra che fra qualche giorno verrà inaugurata: l'esposizione, accompagnata anche da una pannellistica didascalica e da supporti multimediali, ripercorre cinque secoli di storia piacentina con una particolare attenzione alla presenza dei benedettini a San Sisto, oltre che al legame fra il Palazzo Farnese e la basilica accanto alla quale sorse un monastero voluto addirittura da Angilberga e poi ricostruito alla fine del Quattrocento.

Betty Paraboschi

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