Venerdì 7 Ottobre 2011 - Libertà
Unità, il ruolo degli scienziati
i "mercoledì" Guerraggio: molti uomini di cultura si lanciarono in politica
I "Mercoledì della scienza" sono un appuntamento fisso nella cultura piacentina essendo ormai giunti alla 16esima edizione consecutiva sempre organizzati dal "Dipartimento di matematica e fisica del liceo Respighi" e dall'associazione "Amici del liceo Respighi" con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Prima della conferenza si è svolta la cerimonia di premiazione delle "Semifinali dei Campionati internazionali dei giochi matematici Bocconi 2011" organizzati dal centro Pristem-Eleusi dell'Università Bocconi. Quindi nel primo appuntamento della rassegna 2011-12 dei "Mercoledì" - sempre articolata in due parti, la prima "La matematica e la vita quotidiana", la seconda "Le nuove frontiere della scienza" - Angelo Guerraggio, matematico e docente alla Bocconi, ha illustrato "L'Italia degli scienziati: i rapporti fra scienza e società nei primi 150 anni di vita unitaria", moderatori Teresa Rulfi Sichel, Licia Gardella preside del Respighi e Paolo Rizzi docente all'Università Cattolica, sede di Piacenza. E' stata una grande epopea non solo scientifica e culturale ma soprattutto civile nei primi anni dell'Unità quando, dopo aver con straordinario patriottismo partecipato alle guerre per l'Indipendenza nazionale, molti uomini di cultura si lanciarono con entusiasmo nell'agone politico. «Metà dei Mille di Garibaldi - ha sottolineato il relatore - avevano il diploma di scuola media superiore ed avevano fatto cose egregie in una scuola già di buon livello. C'era il problema di fare la classe dirigente, del travaso da piano civile a quello politico». Notevole poi il contributo di Quintino Sella, ingegnere minerario, ammiratore di Cavour e che, completato il cursus honorum, divenne Ministro dell'economia. «Era fissato con il pareggio di bilancio però non ridusse mai i fondi per la cultura e l'istruzione ma la situazione cambiò nel 1876 quando furono eletti esponenti di ceti medi meno raffinati». Importante è però ricordare come «la scienza sia importante fattore di conoscenza e di cultura ma anche notevole fattore produttivo, aumenta il Pil e permette di uscire dalla crisi». La scienza conobbe un'altra "primavera" verso il 1960 grazie allo sviluppo dell'elettronica e dell'informatica dove per breve tempo siamo stati i primi al mondo.
Prossimo incontro per i "Mercoledì" il 12 ottobre, ore 17.30, auditorium di via S. Eufemia 12.
Fabio Bianchi