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Venerdì 14 Ottobre 2011 - Libertà

Alta l'occupazione dei letti, l'hospice va a pieno regime

In luglio e agosto erano utilizzati tra il 78% e il 90% dei posti
Commissione, ok all'adesione del Comune alla fondazione

Inaugurato il 31 maggio scorso alla Madonnina, l'hospice di Piacenza si sta sempre più rivelando una struttura di cui la città aveva stringente bisogno. Dopo il primo mese di attività (giugno) in cui era del 56 per cento, il tasso di occupazione dei sedici letti è andato impennandosi: 90 per cento in luglio, 78 per cento in agosto. Dati che «indiscutibilmente dimostrano» che l'hospice «sta fornendo un ottimo supporto ai malati oncologici», come si legge nella relazione delle dirigente comunale Vittoria Avanzi allegata alla delibera che ieri pomeriggio è stata esaminata e approvata dalle commissioni consiliari 3 e 4 riunite in seduta congiunta.
Si tratta dell'adesione del Comune alla costituenda fondazione destinata ad assicurare il funzionamento della "casa Iris", come l'hospice è stato chiamato. Uno strumento, la fondazione, chiamato a sostituire la forma organizzativa dell'associazione ("Insieme per l'hospice") che ci si era dati in un primo tempo, questo perché si è valutato che possa meglio «assicurare il necessario supporto finanziario» a Iris che si attesta oltre i 300mila euro all'anno.
Ieri, dunque, la commissione ha dato parere favorevole all'adesione con il voto favorevole di centrosinistra e Udc e l'astensione del centrodestra. A manifestare la disponibilità a entrare nella fondazione sono stati anche la Provincia, la Camera di Commercio, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, Confindustria, l'Unione commercianti, Confcooperative, l'Unione artigiani, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. Gli stessi soggetti, in buona sostanza, che erano anche nell'associazione, in cui però figuravano anche la Diocesi, la Caritas, l'associazione Malato oncologico piacentino, l'associazione Amici dell'hospice di Borgonovo e il Comune di Borgonovo.
Compito «precipuo» della costituenda fondazione, si legge sempre nelle carte della pratica che ieri in commissione è stata illustrata dall'assessore allo sviluppo economico Anna Maria Fellegara, sarà «il reperimento dei fondi necessari per assicurare il funzionamento della struttura», e il Comune conferirà all'organismo la nuda proprietà dell'area dove sorge, già gravata dal diritto di superficie costituito a favore dell'associazione "Insieme per l'hospice" per 99 anni.
L'impegno del Comune per una struttura di questo tipo, viene ribadito, «risulta in linea con gli obiettivi perseguiti dall'amministrazione e finalizzati ad assicurare il proprio sostegno, promuovendo anche attraverso forme di collaborazione con altri enti o istituti, pubblici o privati, a iniziative e attività che abbiano per oggetto l'assistenza continuativa e non a pazienti affetti da gravi patologie oncologiche o altre malattie inguaribili in foma avanzata e ai loro familiari».
Iris, di cui fanno parte le coop piacentine Val d'Arda, Inacqua e Orto Botanico e la parmigiana Proges, ha totalmente sostenuto l'investimento per la realizzazione dell'opera (2,2 milioni di euro). In quanto alla gestione, che sarà trentennale, implica un intervento della Ausl (200 euro al giorno per ospite e fornitura dei farmaci), e tuttavia rimane uno sbilancio annuale nell'ordine di 300-350mila euro.

Gustavo Roccella

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