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Martedì 20 Settembre 2011 - Libertà

Laboratorio internazionale

Carbone: «Stimoli per rispondere alle nuove istanze»

Piacenza, terra di chiese, caserme, ma soprattutto di progetti. Tanti se ne fanno all'interno dell'Urban Center in quella Summer School del Politecnico che a tutti gli effetti è diventata una fucina di idee nuove che si coniugano con il passato, un laboratorio in cui giovani provenienti da tutto il mondo si confrontano per disegnare la Piacenza del futuro. Inutile negarlo: l'iniziativa, giunta alla sua seconda edizione e realizzata grazie al contributo di Comune, Provincia, Ordine degli Architetti di Piacenza, Fondazione PoliPiacenza e altri enti privati, piace a tutti a cominciare dall'assessore Pierangelo Carbone: «Piacenza è in una fase di pianificazione delle trasformazioni urbane che la accompagneranno per i prossimi anni - ha spiegato -. È per questo che occorre accompagnare le idee di progettazione urbana, spesso datate, arricchendole con nuovi stimoli per mantenerne intatta la capacità di corrispondere alle diverse istanze che pone la modernità. I temi di questa Summer School sono coerenti con questi assunti: studiamo infatti alcuni elementi urbani che da molto tempo sono riconosciuti dalla città come elementi non risolti e bisognosi di soluzione. D'altra parte assume un significato rilevante anche il tema centrale della Summer School di "abitare la strada", riappropriandosi dei luoghi pubblici di relazione fra le persone: le trasformazioni urbane dovranno avvenire tenendo conto di un modello economico che non consentirà più finanziamenti che determinino l'espansione dei debiti pubblici nazionali e ciò renderà necessaria l'esigenza di ricercare equilibri fra risorse private da attivare e forti politiche pubbliche».
«Salutiamo con piacere dunque la ricerca applicata della Facoltà di Architettura di Piacenza che chiama studenti di tutto il mondo - continua Carbone - e chiede loro di progettare le chiavi per aprire questa città verso nuove forme e nuove funzioni: lo fa con la forma della Summer School facendo abitare Piacenza a questi cittadini del mondo per alcune settimane, affinché ne ascoltino la voce, ne leggano le criticità e ne colgano i punti di forza».
A dirsi soddisfatto però è anche il presidente dell'Ordine degli Architetti Benito Dodi, che ha dichiarato: «L'edizione 2010 ha avuto un successo insperato e quella di quest'anno non si smentisce: siamo di fronte a un'esperienza consolidata che si avvale della professionalità di numerosi docenti e che trasforma la città in un luogo di sperimentazione nel quale confrontarsi con i problemi di progettazione architettonica e le possibilità di miglioramento urbano».

Parab.

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