Giovedì 22 Settembre 2011 - Libertà
Settimana organistica: sarà una parata di big
Saltarelli e Bussi hanno presentato la 43ª edizione della rassegna:«Filo conduttore il repertorio contemporaneo»
«Come scoglio immoto resta». L'incipit dell'aria di Fiordiligi in Così fan tutte calza a pennello per definire la Settimana organistica internazionale che anche quest'anno si ripropone, festeggiando la sua 43esima edizione (anche se per quanto riguarda l'attività organistica gli anni sono ben 58). Prodotta e ideata dal Gruppo Ciampi con il sostegno del Comune di Piacenza, Steriltom, Banca di Piacenza, Ministero per i beni culturali, Regione, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Provincia, Camera di Commercio Piacenza, Casa Pedrini, associazione Piacenza Tcm Urbis e Commissione nazionale italiana l'Unesco, la manifestazione si caratterizza infatti per essere la più longeva iniziativa musicale dedicata all'organo sul territorio nazionale: lo ha evidenziato con soddisfazione Claudio Saltarelli, instancabile direttore artistico che da anni si occupa dell'organizzazione della kermesse.
«Continuiamo a mantenere la collaborazione fra pubblico e privato - ha spiegato Saltarelli in municipio durante la presentazione del calendario della Settimana organistica che si avvale anche dell'apporto della XIV Rassegna contemporanea dedicata al suo ideatore Giuseppe Zanaboni, - ed è commovente vedere gli sforzi di tutti perché ogni volta venga garantito l'alto livello degli artisti. Certo quest'anno abbiamo previsto solo 8 concerti contro i 10 delle passate edizioni, ma il valore della manifestazione resta comunque notevole. Filo conduttore sarà il repertorio contemporaneo, significativamente implementato anche attraverso la partecipazione di tanti giovani talenti».
Uno fra tutti è l'organista americano Cameron Carpenter, chiamato a chiudere la rassegna il 20 novembre: virtuoso eccezionale contraddistinto da una tecnica incredibile soprattutto al pedale, Carpenter è un musicista molto controverso, il cui repertorio spazia da brani per organo a composizioni per piano, musica popolare, folkloristica e ogni varietà di trascrizioni. Fra i nomi più noti che si esibiranno a Piacenza comunque troviamo anche l'organista Marco Lo Muscio che aprirà la Settimana organistica con un concerto in programma domenica in San Savino, l'illustre compositore Daniele Venturi che si esibirà il 2 ottobre in Sant'Anna, l'ottimo concertista Francesco Filidei, allievo di Jean Guillou, protagonista dell'unico appuntamento previsto in provincia, a Cortemaggiore, l'8.
«Questa è una rassegna importante che Zanaboni "fortissimamente volle" e che lancia il nome di Piacenza fuori dai confini nazionali» ha spiegato il musicologo Francesco Bussi durante la presentazione a cui hanno partecipato l'assessore Paolo Dosi, il presidente della Commissione Cultura Stefano Perrucci, la presidente della Circoscrizione 1 Alba Saggini e Alberto Squeri della Steriltom, «di particolare interesse risulta il programma, che prevede dei repertori insoliti come quelli di Jehan Alain, oltre a un omaggio a Liszt e a Marco Enrico Bossi».
Particolare soddisfazione è stata espressa anche da Dosi e Perrucci nell'evidenziare «la continuità di una rassegna storica che si contraddistingue sempre per il talento dei suoi protagonisti, la bellezza dei repertori proposti e la capacità di portare sotto i riflettori il patrimonio organario del territorio».
Betty Paraboschi