Giovedì 29 Settembre 2011 - Libertà
Milani tra Dante e Leopardi
Poetico action painting dell'artista a Battibue, sulle note di Ronda. terre traverse Suggestiva performance artistica registrata in un video da Dassoni
fiorenzuola - Una straordinaria performance artistica è andata in scena domenica all'azienda agrituristica Battibue. E' stato un pomeriggio culturale suggestivo, organizzato dall'associazione Le Terre Traverse, con la partecipazione di un folto pubblico anche da fuori provincia.
Il programma Storie di pane e di rose, messo in campo da Terre Traverse con il contributo di Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Camera di Commercio, ha offerto un evento originale nella concezione e con due protagonisti: Giorgio Milani, artista di fama internazionale che ha creato in diretta tre frottage, e Daniele Ronda, giovane cantautore piacentino che sta imponendosi all'interesse di critica e pubblico per la sua voce intensa e i testi di assoluta contemporaneità cantati anche in dialetto piacentino.
Titolo della performance Centocinquantesimo: parole d'arte. Arte figurativa, musica e videoarte hanno fatto memoria senza retorica e chiedendo la partecipazione del pubblico: dopo i saluti del presidente Gianpietro Bisagni, l'architetto Massimo Ferrari ha invitato i presenti a dare il proprio contributo alla registrazione di un video (che sarà montato da Roberto Dassoni) ambientato nell'antica ghiacciaia di Battibue, rifunzionalizzata dagli architetti Roberto Pigorini e Mariano Mariano. Qui era allestita una grande Babele creata da Milani, e in un gioco di luci e ombre, echi e voci, è stato chiesto ai presenti di scendere a proclamare una delle parole scelte da Milani per l'occasione e scritte sull'ingresso della ghiacciaia, oppure una parola a propria scelta, tutte evocative della nostra vicenda unitaria.
Intanto, immersi nell'esemplare architettura rurale dell'azienda Battibue, prendevano forma i frottage, ciascuno dei quali è stato suggellato da Milani con una frase: "Non la superbia né la stima delle nostre cose presenti ma la vergogna", dallo Zibaldone di Leopardi; "Ahi serva Italia" dalla Commedia di Dante; e infine "Dai Solchi bagnati di servo sudor, un volgo disperso repente si desta", l'affermazione-auspicio di Manzoni nell'Adelchi. Sull'opera con quest'ultima citazione Milani ha chiesto anche a Ronda di apporre la propria firma, a suggello del solidale accompagnamento musicale che ne ha seguito i gesti pittorici.
La musica, oltre a Ronda, ha visto come protagonisti anche Sandro Allario, alla fisarmonica e piano, e Caterina Bentivoglio, alle percussioni e voce corista. Alla fine delle performance, è stato letto un brano di Leopardi: "Questo tempo è gravido di avvenimenti... non lo sprecate. (…) Io parlo a voi... Ora è il tempo... O in questa generazione che nasce, o mai. Abbiatela per sacra (la patria), destatela a grandi cose, mostratele il suo destino, animatela".
Come ha ricordato Bisagni le tre opere prodotte sono state donate all'associazione come contributo alla sottoscrizione "Un trattore per la Bosnia". Tra il pubblico, Donatella Ronconi editore di Libertà, Giacomo Marazzi presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Giuseppe Parenti presidente della Camera di Commercio di Piacenza, Mario Magnelli direttore della Strada dei sapori del Po, il poeta Mirco Maffini e molti artisti tra cui Ugo Borlenghi.
d. men.