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Mercoledì 7 Settembre 2011 - Libertà

Placido sulle orme dei Templari

L'attore venerdì interpreta e dirige uno spettacolo a Chiaravalle della Colomba



La presentazione dello spettacolo "Il tesoro dei Templari" foto Cavalli
piacenza - C'è un filo rosso che lega l'abbazia cistercense di Chiaravalle della Colomba e l'ordine dei Templari. Quel filo rosso è rappresentato dalla figura di San Bernardo prima e da quella di Gerardo Placido ora: il primo, fondatore dell'ordine cistercense, fu anche creatore della regola di questi frati armati che proteggevano la via dei pellegrini verso il Santo Sepolcro; il secondo invece, regista ormai affezionato al Piacentino, torna nel nostro territorio con l'obiettivo di dirigere uno spettacolo teatrale ispirato alle vicende dei protettori del tempio di Re Salomone e intitolato appunto Il tesoro dei Templari.
La pièce, in programma venerdì 9 alle 21.15 nel chiostro dell'abbazia di Chiaravalle della Colomba (ingresso gratuito. Per info 347.3042022), è stata realizzata grazie all'associazione culturale "Omniaeventi" con Centro Padane e Fondazione di Piacenza e Vigevano e il patrocinio della Provincia di Piacenza: ad andare in scena sarà la vicenda che ha condotto l'ordine prima alla dispersione e poi allo scioglimento con l'accusa di eresia deciso nel 1314 dal sovrano di Francia Filippo il Bello con il "silenzio-assenso" del papa Clemente V.
«Il tesoro dei Templari fu qualcosa di reale» ha spiegato il regista Gerardo Placido durante la presentazione dello spettacolo svoltasi in Provincia alla presenza del presidente Massimo Trespidi, dell'assessore Maurizio Parma, dell'organizzatrice Sara Bonomini e degli attori Guenda Goria e Massimiliano Messere che interpreteranno rispettivamente Brunissenda e Filippo il Bello. «Per questo motivo il sovrano di Francia decise lo scioglimento dell'ordine, assicurandosi la confisca di questo tesoro per risanare le casse dello stato. Per me questo spettacolo rappresenta una sfida e non solo per la tematica trattata che fa riferimento anche ai misteri legati alla Sacra Sindone: sono soddisfatto di poter portare questo lavoro in un territorio a cui sono legato da anni».
Sarà proprio Placido a impersonare l'ultimo Gran Maestro dell'ordine, quel De Molay che preferì sciogliere i Templari piuttosto che accettare l'ingresso di chi, come Filippo il Bello, sembrava animato da deplorevole cupidigia piuttosto che dal sentimento di fede ritenuto necessario per diventare protettori del Sacro Sepolcro. Oltre al regista-attore però a dare voce alla vicenda saranno Goria, che si è detta «entusiasta per la possibilità di rappresentare una figura storicamente esistita», e Messere che ha evidenziato «il tratto intrigante e appassionato del re di Francia».
Da parte sua Bonomini ha abbozzato la possibilità di dare un seguito a un'iniziativa che fra l'altro vedrà partecipare anche la talentuosa pittrice Nadia Scozzesi con un'esposizione di opere pittoriche e scenografiche che sarà visitabile fino al 18 settembre.

Betty Paraboschi

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