Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Sabato 17 Settembre 2011 - Libertà

Uso delle nuove tecnologie, docenti sui banchi. In cattedra le "pioniere" della lavagna interattiva

cadeo Due insegnanti dell'istituto comprensivo al convegno interprovinciale

CADEO - «Dal tempo prolungato per tutte le classi, alla costruzione di nuove strutture per avere più servizi, alla nascita dell'istituto comprensivo, ad una biblioteca che è fiore all'occhiello per tutta la provincia. Ci sarà pure un motivo per cui il nostro istituto è stato scelto per rappresentare l'Emilia-Romagna al Quirinale? » domanda ironicamente il preside Francesco Cassola. «Da noi, ogni studente ha le stesse possibilità al nastro di partenza e sebbene io sia a digiuno di nuove tecnologie, al contrario i nostri ragazzi sono abilissimi e se riusciremo a trasmettere l'ansia della ricerca potremmo dire, citando Orazio, che non moriremo del tutto perché saremo stati capace di lasciare qualcosa di significativo».
L'istituto comprensivo di Cadeo ha aggiunto un'altra "medaglia" al valore della didattica promuovendo, grazie al supporto della Provincia di Piacenza e della Fondazione di Piacenza e Vigevano, un convegno interprovinciale di formazione di circa 200 insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado sull'utilizzo delle nuove tecnologie. A dare testimonianza di quanto Lim (lavagna interattiva multimediale), netbook e rete internet siano fondamentali nel proporre un nuovo modo di "fare scuola" sono state le insegnanti, rispettivamente di Pontenure e Roveleto, Romina Bertuzzi e Giusy Vallisa. Pioniere del progetto cl@sse 2.0 (per cui la lezione viene costruita assieme ai ragazzi, la lavagna in ardesia viene accantonata, l'arredamento della classe cambia e ogni studente si mette alla prova e viene contagiato dal voler sapere e fare ricerca) le due insegnanti hanno raccontato la loro esperienza. «Siamo in grado di aprirci oltre ai confini dell'aula con queste nuove tecnologie - hanno spiegato. - Le verifiche vengono svolte al computer e inviate all'insegnante che può somministrare diverse schede ai diversi ragazzi, in modo da rispettare il tempo di apprendimento di ciascuno. Coinvolgimento e attenzione sono favoriti. La timidezza viene meno e si evita la delusione del "foglio in bianco" perché sono favoriti più tentativi. Con questo progetto siamo in grado di stimolare il piacere, il desiderio e la curiosità di imparare».
Ma le tecnologie servono a ben poco se non hanno alle spalle validi "operatori". «Ciò che fa la differenza - ha sottolineato il sindaco di Cadeo Marco Bricconi - sono le persone che compongono l'istituto comprensivo. Da padre, ho provato la validità dei nostri insegnanti e ritengo che sia sì necessario andare verso il futuro senza però abbandonare il bagaglio del passato. La vostra numerosa presenza indica la vostra volontà a dare ai vostri alunni tutte le possibilità che meritano e dimostra la vostra voglia di mettervi alla pari coi tempi». La sfida della scuola di oggi è dunque quella di «insistere sull'utilizzo della Lim in classe e di non abbandonarla nell'aula di informatica e sull'apprendimento one-to-one abbattendo le barriere dell'ambiente classe sfruttando strumenti quali il banco interattivo e l'iPad in sostituzione ai libri di testo» come affermato da Giuseppe Moscato, dell'Ansas (Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica).

Valentina Paderni

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio