Domenica 13 Novembre 2011 - Libertà
Gli amici ricordano Curtoni
Le passioni letterarie di uno dei massimi esperti di fantascienza. Il 26 novembre in Fondazione intervegono Evangelisti, Lippi, Matrone, Sosio e Rizzuto.
piacenza - Un incontro per ricordare Vittorio Curtoni, parlando delle passioni letterarie di uno dei massimi esperti di fantascienza in Italia, ma soprattutto rendere omaggio all'opera dello scrittore piacentino che, poco prima dell'improvvisa scomparsa avvenuta il 4 ottobre, aveva dato alle stampe il suo ultimo libro, la raccolta di racconti Bianco su nero, Delos Books.
Un volume che gli era particolarmente caro, perché aveva segnato il suo ritorno alla scrittura, dalla quale era stato tenuto forzatamente lontano per tanti mesi, travagliati dalla scoperta della malattia, seguita da operazioni chirurgiche e cicli di chemioterapia. Il titolo, Bianco su nero, è anche quello del racconto conclusivo del libro e che Curtoni stesso giudicava tra le sue prove migliori. Stava dunque organizzando con il consueto entusiasmo la presentazione, che in un certo senso si terrà comunque, sia pure nella dolorosa assenza dell'autore.
L'appuntamento è fissato il 26 novembre alle ore 17 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Interverranno: lo scrittore Valerio Evangelisti, che ha firmato la prefazione di Bianco su nero; il curatore della collana "Urania" Mondadori, Giuseppe Lippi; Gaetano Rizzuto, il direttore di "Libertà", il quotidiano con cui Curtoni collaborava con le sue graffianti considerazioni sull'attualità, e lo scrittore Maurizio Matrone. Introdurrà Silvio Sosio, di Delos Books, tra gli artefici della nuova serie della storica rivista "Robot", fondata e diretta da Curtoni, il cui numero 64 conterrà un editoriale di "Vic", brillante, sincero e ironico come era nel suo stile, ma che, letto adesso, assume a ritroso anche i toni di un commovente commiato. In ossequio a una tradizione che Curtoni aveva inaugurato, ossia di ospitare a Piacenza serate conviviali tra appassionati di fantascienza con cui finire a discutere di cultura davanti a un piatto di tortelli e un bicchiere di vino, l'appuntamento del 26 novembre si concluderà con una cena alla trattoria La carrozza, tra i ristoranti preferiti dello scrittore.
Nato a San Pietro in Cerro nel 1949, Curtoni era sempre rimasto legato alle radici piacentine, rievocate anche come sfondo in alcuni racconti. Sul perché di questa privilegiata ambientazione, lo stesso Curtoni aveva cercato una risposta, che ha così sintetizzato nell'antologia Bianco su nero: "Per quanto mi consideri apolide, cittadino del mondo, e tanto più oggi nell'era del villaggio globale; per quanto il mio senso di italianità sia a livello zero; per quanto, io sento fortissimamente di essere piacentino. Il che è un'ovvia contraddizione che spero mi venga perdonata. Italiano no, piacentino sì, detto da uno che ha trascorso infanzia e prima giovinezza tra i paesi della provincia. Essere diventato cittadino è per me motivo di smodato orgoglio. Perché non dovrei cantare i fasti, e nel caso i nefasti, della mia Piacenza? ".
Anna Anselmi