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Giovedì 17 Novembre 2011 - Libertà

La "Protezione della Giovane" è salva

Riparato il tetto con il contributo della Fondazione. «Ma servono altri aiuti»



Al centro l´ex assessore comunale Francesco Scaravaggi, alla sua destra suor Giuliana Nsamba e ...
Un letto, una colazione e una cena costano meno di quindici euro al giorno alla casa di via del Tempio 26. Quanto basta per garantire la sopravvivenza di una struttura nata agli inizi del Novecento, le cui mura, oggi, sono formate soprattutto dalla passione dei volontari, gli stessi che, fino a poco tempo fa, mettevano i catini sotto al tetto per raccogliere l'acqua piovana che filtrava dai buchi. "Ma ora abbiamo ricevuto un finanziamento consistente dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano - dice la presidente della Protezione della giovane, Giulia Ceruti Vaciago, moglie dell'ex sindaco - e possiamo riparare il tetto. Noi viviamo di carità, andiamo avanti in una corsa a ostacoli con il contributo dell'Otto per mille e della Fondazione". Tra i corridoi della casa (seicento metri quadrati per ognuno dei tre piani, due ale, una antica e una nuova, un cortiletto dove le studentesse negli anni Cinquanta, arrivate dalla montagna, giocavano a pallavolo) sono passate più di tre generazioni. Oggi sono ospitate venticinque ragazze, dai diciotto anni in su, accolte da due suore arrivate dal Congo.
Le giovani ospiti non arrivano più dalle alte valli piacentine, come accadeva una volta, quando i trasporti da Bobbio o Pianello erano a singhiozzi. Ora arrivano da Palermo, da Napoli, alcune dall'Africa, arrivate a Piacenza per studiare all'Università Cattolica, altre ancora si sono presentate alla porta con il loro bambino e qualche moneta. Studentesse, operaie, colf, infermiere, turiste, senza distinzione di ceto sociale, nazionalità, religione. "Sono disposte ad attraversare l'Italia per fare quattro ore a scuola come insegnanti o bidelle - aggiunge l'ex assessore comunale Francesco Scaravaggi, tecnico della casa -. Questa è una casa di accoglienza, ha una storia lunghissima, ma è poco conosciuta, nascosta dalla piazzetta della Prefettura, tra i vicoli del centro. Siamo inseriti nel circuito Acisjf (l'associazione cattolica internazionale al servizio della giovane, nata a Friburgo nel 1897, ndc). Strutture come queste sono in tutta Europa, siamo riconosciuti. Abbiamo un pensionato e una mensa, qui in via del Tempio. Abbiamo accolto personale del tribunale, delle poste, delle scuole, studenti del conservatorio Nicolini. Una volta abbiamo aperto la porta a una ragazza che ci ha chiesto aiuto, era stata buttata fuori casa dal marito, a Fiorenzuola".
Se il tetto è salvo, la struttura ha ancora bisogno di urgenti interventi di manutenzione. "Un tempo c'erano vere e proprie camerate, con il sostegno di tanti benefattori ora possiamo contare su 25 stanze - prosegue la Ceruti Vaciago - ma alcune non hanno il bagno, è necessario rivolgersi a quello del corridoio. Vorremmo dare alle nostre ragazze il meglio possibile, sono brave ragazze, è un piacere partecipare alla Messa con loro, nella piccola cappella della struttura. Adesso arriverà la ‘mazzata' della bolletta del gas, sappiamo già che dovremo autotassarci". Infine, un appello. "Ci farebbe piacere poter contare su nuovi associati, abbiamo bisogno di esperienze, di idee nuove" conclude Scaravaggi, ricordando che, ormai, per il consiglio della casa, è tempo di passare il testimone.

Elisa Malacalza

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