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Venerdì 18 Novembre 2011 - Libertà

«Noi, giovani voci pronte alla Crociata»

Lirica: incontro col cast dei "Lombardi". L'opera verdiana debutta al Municipale il 24

«I Lombardi alla Prima Crociata, libretto di Temistocle Solera, liberamente tratto dal poema di Tommaso Grossi, per la musica di Giuseppe Verdi, ritorna al Teatro Municipale, secondo appuntamento della stagione lirica, giovedì 24 (ore 20.30 turno A di abbonamento), sabato 26 (ore 20.30 turno B), mentre la prova aperta a studenti e ospiti delle Case di riposo è in programma martedì 22 (ore 15.30).
Dopo il debutto scaligero, I Lombardi fu per la prima volta al Municipale nel 1845, ripreso ancora tre volte nell'Ottocento, poi rimase fuori repertorio fino al dicembre 1995, nelle stagioni dedicate al "primo Verdi". Facendo di necessità virtù, l'odierno allestimento sa di "autarchia", correndo tempi tristi di difficoltà economiche. La Fondazione dei Teatri ha accolto l'offerta di collaborazione degli Amici della Lirica per valorizzare le risorse "di casa". Alessandro Bertolotti si è assunto il ruolo di regista coordinatore, con Artemio Cabassi per costumi e scene. Giuseppina Campolonghi sarà la coreografa, assecondata dalle sue scelte allieve dell'Accademia "Domenichino". Il Coro del Teatro Municipale, diretto dal maestro Corrado Casati, non mancherà di dare solido contributo alla riuscita. L'Orchestra Filarmonica Italiana è diretta dal maestro Gioele Muglialdo. La compagnia di canto schiera giovani in carriera. Alessandro Fantoni è chiamato per il ruolo di Arvino, figlio di Folco, signore di Rò. E' già stato al Municipale come Ruiz in Trovatore, nella coproduzione del 2009. «Ho avuto occasione di cantare nel ruolo di Oronte in Danimarca - ricorda Fantoni -. La parte di Arvino richiede un canto acuto. E' una bella esperienza, se sopravvivo - dice scherzando - avrò conferma delle mie doti». Stefania Ferrari, piacentina, affronta per la prima volta la parte di Viclinda. «E' una parte breve, però non di secondo piano, impegnativa, da non prendere alla leggera. Richiede un canto spinto, mi fa piacere essere della partita».
Il basso Andrea Patucelli è noto agli appassionati, è di casa agli Amici della Lirica. «Sono di ritorno da Mosca, dove ho cantato in Cenerentola - dice -. Debutto nel personaggio di Pagano, un violento che trova la forza della conversione. Mi piace, si lavora sereni, fra giovani, alla pari». Stefania Kybalova, di origini bulgare, fa Giselda. Ha iniziato lo studio del pianoforte da bambina, adolescente è stata nel Coro voci bianche della Scala. Si è poi affermata in diversi importanti concorsi (Aslico, "Voci verdiane" a Busseto, con debutto in Traviata, poi in Figlia del Reggimento, Idomeneo, Falstaff). «Cantare nei panni di Giselda è una bella prova - dice il giovane soprano -. Parte impegnativa, tra preghiere, duetti, terzetti, che richiede continuità di canto, senza risparmio. L'affronto per la prima volta con molta determinazione, come richiede il personaggio».
Ivan Magrì, catanese, fa Oronte, figlio di Acciano, tiranno di Antiochia, innamorato della prigioniera cristiana Giselda. Diplomato al Conservatorio di Milano, si è affermato in diversi concorsi con debutto in Don Pasquale e Rigoletto. «Debutto come Oronte - dice il giovane tenore -, una prova impegnativa che affronto con molto impegno, purtroppo mi tocca correre anche a Catania, dove provo in Rigoletto. Il Duca di Mantova sta diventando per me un personaggio fisso, di bella fortuna».
Per il piacentino Davide Baronchelli è un felice ritorno al Municipale. «Manco dal '99, fui Don Basilio in Barbiere - ricorda il basso - Fui anche nell'edizione del '95 come Acciaro; stavolta faccio Pirro, scudiero di Arvino, una parte importante nello svolgimento della storia, il canto è nelle mie corde. Mi fa piacere tornare al pubblico di casa».

Gian Carlo Andreoli

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