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Domenica 15 Agosto 2004 - Libertà

Cavallerizza, un teatro da tre milioni di euro

Prosa - Il direttore di Tgv la considera una sfida per la città. Dal Palazzo garanzie sull'investimento. Maj al Comune: "Pensate in grande". Pareti assicura un restauro di qualità

Un intervento di qualità, degno di un fatto epocale per una città come Piacenza qual è la nascita di un teatro. In questi termini Diego Maj, direttore di Teatro Gioco Vita (Tgv), parla della nuova destinazione decisa dall'amministrazione comunale per l'ex Cavallerizza di stradone Farnese. Un teatro appunto, tutto dedicato alla prosa, da sganciare dal Municipale che resterà invece dedicato alla lirica, al balletto e alla concertistica (con il tanto prestigioso quanto "ingombrante " innesto della "Cherubini", la nuova orchestra giovanile di Riccardo Muti), ossia i tre cartelloni affidati alla Fondazione Toscanini. Potrebbe essere pronto per la stagione 2005-2006, ma più verosimilmente per la successiva. E a Maj, che della prosa è l'indiscusso leader in città, preme ricordare il vecchio adagio, secondo cui "non si fanno le nozze con i fichi secchi". In altre parole, avverte il creatore, diciotto anni fa, di un teatro d'innovazione come il San Matteo capace di affermazioni in campo internazionale, e al quale il Comune ha affidato prima (giunta Guidotti) la gestione della Filo e poi (giunta Reggi) la stagione di prosa del municipale (su quest'ultimo iter di assegnazione si sono accesi recentemente i riflettori dell'Europa), in altre parole, si diceva, è bene rassicurare chi teme che il trasloco alla Cavallerizza sia una diminutio rispetto al Municipale perché non sarà un'operazione di basso profile. Lo dice Maj, certo, la cui opinione rischia però di apparire interessata visto che il Tgv resta tra i più accreditati candidati a lavorare nel nuovo contenitore nonostante l'appalto della prosa debba probabilmente essere rifatto (a seguito dell'intervento dell'Europa che a trattative private preferisce bandi pubblici). Ma soprattutto lo pensa e lo dice l'amministrazione comunale: "Il nostro obiettivo è di non far rimpiangere al pubblico della prosa il comfort e la comodità di servizio che offre il Municipale", mette in chiaro l'assessore alla cultura Stefano Pareti, garantendo "un impegno importante e qualificato" di palazzo Mercanti, seppur "senza scialacquare". In soldoni? Circa tre milioni di euro, informa Pareti, per una ristrutturazione dell'ex Cavallerizza su cui sono sul tavolo anche ingenti fondi statali finalizzati però al consolidamento dell'immobile e al rifacimento di facciate e pavimento: altro paio di maniche la progettazione e i lavori per ricavarvi il nuovo teatro (da 650 posti), fermo restando che del progetto, annota Pareti, si occuperà l'ufficio tecnico del Comune. Trovare un altro spazio per la prosa "è divenuto indispensabile", considera Maj, alla luce dell'"escalation di pubblico e attività" portata da Toscanini e Tgv e che "impedisce una oggettiva convivenza all'interno del Municipale". Ma questo, aggiunge, "va visto senza paure, significa che Piacenza non è più la bella addormentata nel bosco ma una città al passo con le altre, dove accanto a quello glorioso, forte di una storia di 200 anni, ora nasce un nuovo teatro, un teatro moderno, specializzato nella prosa, che dovrà affascinare e accogliere il pubblico adeguatamente". Ricavare tutto ciò nell'ex Cavallerizza "è la sfida che si apre per chi farà il progetto, con platea, poltrone, gradinate, un palcoscenico che corrisponda alle esigenze delle compagnie e poi a posto con l'acustica e la protezione dai rumori del vicino Stradone". Fermo restando che, secondo Maj, "alcuni avvenimenti, grandi spettacoli, dovranno comunque rimanere al Municipale", e che altri spazi, "da destinare a un teatro-laboratorio da 250 posti", sono ricavabili in uno dei capannoni accanto all'ex Cavallerizza.

Gustavo Roccella

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