Mercoledì 15 Giugno 2011 - Libertà
Adotta un'opera: bilancio positivo
Procede l'iniziativa nata per sostenere i progetti di restauro. Il direttore Anelli: «I risultati dopo l'estate». E intanto a luglio il restauro del portale
piacenza - Un primo bilancio dell'iniziativa Adotta un'opera, lanciata recentemente per finanziare il restauro di quadri e sculture della Galleria d'arte moderna "Ricci Oddi", e ulteriori progetti sullo stato di salute dell'edificio progettato da Giulio Ulisse Arata e il cui portale sarà presto oggetto di cure sono stati presentati ieri nel museo di via San Siro dal presidente Vittorio Anelli, dall'assessore alla cultura Paolo Dosi, dalla coordinatrice Maria Grazia Cacopardi e da Chiara Rostagno, docente, insieme al collega Paolo Maria Farina, nel laboratorio "Architectural and urban preservation studio" nel corso di laurea magistrale in architettura (in lingua inglese) al Politecnico di Piacenza, i cui studenti sono impegnati in un lavoro di rilievo e di indagine sul degrado dei materiali e delle finiture esterne dell'immobile inaugurato nel 1931. I risultati verranno resi noti - ha annunciato Anelli - dopo l'estate e se ne parlerà anche in occasione di un convegno l'11 ottobre in concomitanza con l'ottantesimo anniversario di apertura del museo.
Intanto, in luglio, non appena giungerà l'autorizzazione della competente Soprintendenza, si procederà al restauro del portale, dalla cui cornice si era staccato un pezzo di pietra nel giugno del 2010 e dunque «prioritario anche per motivi di sicurezza». Il restauratore Antonio Rava ha constatato come sia il portale sia la scalinata in arenaria, pietra soggetta al fenomeno della gelività con conseguente sfaldamento delle superfici, siano molto compromessi, per cui andranno sottoposti a consolidamento e opportune integrazioni. I fondi, ha precisato Anelli, sono stati quasi completamente recuperati grazie a privati: la Cementi Rossi, l'impresa Cogni ed Ediltuna. «Speriamo di trovare ulteriori sponsorizzazioni per coprire l'intera cifra richiesta» ha detto Anelli. È affidata alla generosità di associazioni e semplici cittadini anche l'iniziativa Adotta un'opera. «Per adesso, sono ancora in cerca di un mecenate le sculture che avevamo segnalato, mentre dei 35 quadri, 15 hanno già chi fornirà la quota necessaria per il restauro». I dipinti che prossimamente saranno sottoposti a intervento conservativo sono: Il morticello di Francesco Paolo Michetti, adottato da Rotary Club Piacenza Sant'Antonino (che ha inoltre erogato una borsa di studio per la schedatura della biblioteca Fugazza, donata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano); Uomo con slitta sulla neve di Cesare Maggi, adottato da Maggi Group; A sera sui gradini della cattedrale di Amedeo Bocchi, adottato da Sintic di Paolo Lopena; Prati in Vanchiglia di Ambrogio Raffele, adottato da Ivri Istituti di vigilanza riuniti; Agro di Rovetta di Arturo Tosi, adottato da Dama cornici di Davide Scicolone; Marta di Emilio Gola, adottato da Team Memores computer, Guidando il gregge di Francesco Paolo Michetti e I due cugini di Cesare Tallone, entrambi adottati dall'Associazione Cavalieri Ordine di Casa Borbone Parma, rappresentata ieri da Carlo Emanuele Manfredi, e una serie di quadri adottati da privati che hanno preferito restare anonimi: Pagliai di Carlo Carrà, Colazione del mattino di Bocchi, I due ciuchini di Stefano Bruzzi, Ritratto d'uomo di Francesco Hayez, Preghiera del mattino di Vincenzo Irolli, Toeletta di Emilio Rizzi e La pergola di Felice Carena. L'assessore Dosi ha evidenziato come quelle illustrate ieri siano tappe di un percorso che vede il Comune al fianco della "Ricci Oddi" per «accrescere un senso di appartenenza e una consapevolezza nella comunità più diffusa, ma anche nel mondo imprenditoriale e della formazione, chiamati a collaborare per la valorizzazione del museo». Se all'orizzonte c'è l'impegnativo ampliamento nel Palazzo Ex-Enel, non mancano - ha sottolineato Dosi - progetti relativi alla sede storica di via San Siro, risorse permettendo, e ha citato la necessità di un adeguato impianto di condizionamento e di lavori di consolidamento.
Anna Anselmi