Lunedì 20 Giugno 2011 - Libertà
Bengalli e Civardi, talenti musicali del futuro
Valtidone: emozionanti note alla cerimonia di premiazione in Fondazione
di MAURO BARDELLI
E' un giovane bielorusso il vincitore della quattordicesima edizione del premio pianistico "Silvio Bengalli", il prestigioso concorso internazionale abbinato al Valtidone Festival, rassegna musicale che anche quest'anno, grazie all'intraprendenza di Livio Bollani, direttore artistico della Fondazione Val Tidone Musica e dell'Associazione Culturale Tetracordo e al sostegno di numerose organizzazioni tra cui la Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'editoriale Libertà, la Provincia di Piacenza, i Comuni della vallata, la Camera di Commercio e alcuni sponsor privati, proporrà fino al 22 ottobre appuntamenti con grandi musicisti di fama internazionale.
Con i punti assegnati dalla giuria internazionale presieduta da Sergio Perticaroli (titolare della cattedra di pianoforte e direttore dei corsi all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e alla Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo), il pianista bielorusso Yuri Blinov ha battuto "per un'incollatura" l'italiano Mattia Mistrangelo (secondo) e l'ucraina Anna Ulaieva (terza). Il quarto e quinto premio sono andati rispettivamente al giovanissimo Leonardo Colafelice e alla coreana Kim Joseph Ki-Kyung.
L'elenco dei vincitori del "Bengalli", che si sono distinti tra ben 76 concorrenti in rappresentanza di 19 diversi Paesi, è stato rivelato da Bollani l'altra sera nella sede dell'Auditorium della Fondazione, alla presenza di un numeroso pubblico che ha poi votato per assegnare il Premio speciale "Libertà", andato ad Anna Ulaieva. Prima di essere votati, i tre finalisti si sono magistralmente esibiti per la gioia degli ascoltatori, riscuotendo applausi ed ovazioni.
Senza dubbio molto dotato tecnicamente è subito spiccato il concorrente poi risultato vincitore, il giovane Yuri Blinov. La giuria che lo ha premiato deve aver certamente apprezzato il suo approccio diretto e immediato con lo strumento, il suo tocco sicuro, la sua esuberante verve interpretativa. Doti che il bielorusso ha dimostrato di possedere con i due brani proposti, lo Scherzo in si bemolle minore n. 2 op. 31 di Fryderyk Chopin e lo Studio n. 3 op. 2 di Sergei Prokofiev. Due brani tecnicamente impegnativi, eseguiti da Blinov con una notevolissima maestria tecnica e una scelta interpretativa che nel caso di Chopin si è parzialmente allontanata dal solco della tradizione per esplorare sonorità di impeto molto deciso, ai limiti della veemenza, mentre più conforme è stata la lettura di Prokofiev, brano nel quale Blinov ha espresso ottimi colori e buon fraseggio.
Pianista dal tocco molto raffinato è invece apparso Mattia Mistrangelo, interprete sensibile ed espressivo che ha eseguito una Sonata di Domenico Scarlatti e lo Studio n. 5 op. 25 di Chopin. Notevolissima la sua pulizia di suono, la timbrica vellutata e cristallina, l'attenzione alle dinamiche e all'espressività. Un pianista che ha dato prova di una pressoché raggiunta maturità interpretativa. Funambolica la sua lettura di Scarlatti, brano nel quale ha inanellato passaggi tecnicamente perfetti, mentre con Chopin ha regalato quell'espressività che ha fatto del compositore polacco uno dei massimi autori del repertorio romantico. Ottima la sua capacità di alleggerire la dinamica e quasi ritenere a conclusione delle frasi, grandioso il suo tocco sulla tastiera, magistrale l'uso del pedale.
Infine la pregevole esibizione dell'ucraina Anna Ulaieva, che ha eseguito l'Etude Tableau n. 7 op. 33 di Sergei Rachmaninov e due brani dalla Suite da concerto "Lo Schiaccianoci" di Ciaikovskij composta da Mikhail Pletnev. Un'interprete senza dubbio molto valida, che abbina a un tocco espressivo una sensibilità interpretativa di buon livello. Capacità che ha saputo esprimere nel breve brano di Rachmaninov e in quello di Pletnev, la cui orecchiabilità ha probabilmente contribuito a farle vincere il premio del pubblico. Da notare la sua particolare modalità di concludere entrambi i brani con gli smorzatori dello strumento alzati fino alla conclusione naturale del suono, scelta interpretativa apprezzabile nel primo caso, un po' meno nel secondo.
La serata, che ha premiato anche i vincitori del Premio "Civardi" per solisti di fisarmonica (1° Janas Pawel, 2° Mirko Jevtovic, 4° ex-aequo Palus Grzegorz e Barbara Slawinska e 5° Saila Korhonen), si è conclusa con i ringraziamenti di Bollani e l'appuntamento agli eventi di quella che si annuncia come un'ennesima grande edizione del Valtidone Festival.