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Martedì 7 Giugno 2011 - Libertà

Dalle emozioni del Liszt di Kim alla cultura del cibo dei Ferri

Musicarte: successo al "Nicolini" per l'ultima matinée artistica

piacenza - Nessuno recita un ruolo, qui. Si crea dell'arte. Così diceva Liszt, il virtuoso del pianoforte dell'Ottocento, e così riesce l'intento dell'accoppiata formata dal Conservatorio Nicolini e l'associazione culturale Home Gallery: quello, appunto, di creare arte. Arte che ricorda quella fatta a mano dalle mamme piacentine di casa, arte di chi lavora nella solidarietà, arte di chi ha consacrato la sua vita alla Musica, arte di chi crede in un progetto in tempi dove tagliare sulla cultura sembra facile come tagliare il burro.
Questa volta, per la conclusione delle matinées del Nicolini - un termine, matinées, che tanto prende piede tra le ultime mode di Milano ma qui, a Piacenza, smarca il clima modaiolo per lasciarsi declinare in chiave tanto intima quanto efficace nel contenuto - l'arte musicale si sposa con il gusto. Una "buona" domenica, in tutti i sensi, con Ettore e Stefano Ferri del ristorante La colonna di San Nicolò. Un locale nato nel 1917 e portato avanti dai Ferri seguendo i passi di Georges Cogny. A 5 anni dalla scomparsa proprio di Cogny, la rassegna Musicarte si è conclusa proponendo al termine del concerto i sapori del territorio piacentino, quelli della buona cucina piacentina, delle materie prime impastate dalle mani di chi conosce il mestiere, dai salumi intrisi della nebbia della pianura. Focaccia, cacciatorini, mousse di prosciutto e pistacchio, storione e salmone, lardo di montagna.
Sul palco, poco prima, nella Sala dei concerti del conservatorio, l'omaggio a Liszt, con la pianista Ji Eun Kim, nata a Seoul, nella Corea del Sud, che ha proposto Impromptu brillant sur des thèmes de Rossini et Spontini, Sonetto 104 del Petrarca, Sonetto 123 del Petrarca da Années de pèlerinage. Seuxième année, Italie, Mephisto Waltz I e Sonata in Si minore. Un concerto applauditissimo, di alto spessore artistico, con oltre un centinaio di presenze in sala. Esecuzione a tratti di non immediata comprensione per l'uditorio "profano" ma connotato da un apprezzato senso quasi spirituale. Poco mosso, piuttosto vibrante. Brani ricercati, sì, ma carichi di un valore emotivo schietto, fortemente meditativo.
Si sono chiusi così i 6 incontri primaverili organizzati dall'associazione impegnata anche in attività di ricerca, progettazione e realizzazione di opere in Africa (Senegal, Congo, Camerun). A questo proposito, l'architetto Carlo Ponzini, promotore dell'evento, ha ricordato come i concerti, promossi dal suo staff di supporto, tra cui Edoardo Ferrari, e da tutte le maestrie del Nicolini, abbiano avuto lo scopo anche di «sostenere frate Emanuele Zanaboni, missionario a Savoigne in Senegal. Anche Piacenza ha contribuito a realizzare una scuola in quei territori, ora il frate dovrebbe arrivare in Italia alla fine di giugno, lo aspettiamo».
A decretare il successo della rassegna a ingresso libero, il nutrito numero di sponsor. Oltre al patrocinio del Comune, tra gli altri, hanno sostenuto gli eventi anche la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Ricci Oddi, Biffi arte, Confapi, La famiglia Piasenteina.

Elisa Malacalza

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