Sabato 30 Luglio 2011 - Libertà
Stefano Bruzzi, ritorno a casa sui monti dell'alta Valnure
Domani a Groppallo apre la mostra con dipinti della Ricci Oddi
groppallo (farini) - Un secolo e mezzo fa lo si sarebbe potuto incontrare, tavoletta, matite, colori e pennelli alla mano, intento a ritrarre gli scorci dell'alta Valnure di cui è stato indiscusso e appassionato cantore. E proprio tra quei monti, a Groppallo, non lontano dalla località Roncolo dove Stefano Bruzzi si ritirava periodicamente nella casa padronale di famiglia, prenderanno avvio le iniziative in ricordo dell'artista nel centenario della morte.
Domani, alle 18 al museo archeologico di Groppallo, con l'inaugurazione della mostra di Bruzzi, promossa dal Comune di Farini in collaborazione con la Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, verranno contestualmente aperti al pubblico i locali destinati a ospitare gli antichi reperti affiorati di recente nella zona. L'esposizione, con una decina tra quadri e disegni, tutti di proprietà del museo di via San Siro, si propone anche come un "assaggio" del più ampio omaggio che Piacenza offrirà al suo illustre concittadino con le mostre sulla poetica della neve, in programma dal 22 ottobre al 19 febbraio alla Galleria Ricci Oddi, e su Stefano Bruzzi: un macchiaiolo tra Piacenza e Firenze, allestita dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano a Palazzo Rota-Pisaroni dal 29 ottobre.
Pur nel numero limitato di pezzi, l'esposizione di Groppallo riveste un duplice motivo di interesse: far vedere al pubblico i lavori di Bruzzi inseriti nel contesto che li ispirò e presentare quadri e disegni che provengono dai depositi del museo di via San Siro e dunque generalmente non accessibili. Il sindaco di Farini, Antonio Mazzocchi, sottolinea il significato racchiuso nel titolo Ritorno a Groppallo, a ribadire lo strettissimo legame tra l'attività di Bruzzi e il nostro Appennino, in una sorta di reciproco scambio tra le vedute immortalate dall'artista e gli orizzonti ben conosciuti ai frequentatori dell'alta Valnure.
Paesaggi quindi materia prima di quadri, che diventano a loro volta motivo di richiamo per chi, a distanza di oltre cento anni, volesse ripercorrere i passi di quel pittore formatosi nella vivace Firenze dei macchiaioli, ma rimasto fedele alle asperità, agli armenti, ai pastori, agli animali da cortile della campagna di Groppallo. A sessant'anni andava ancora a dipingere studi e bozzetti dal vero. Nei suoi quadri si avverte anche una rievocazione più bucolica e letteraria della vita agreste, come nel dipinto Ribelli, già in deposito al Municipio di Piacenza e che verrà esposto a Groppallo.
Altre due opere provengono dalla sala interamente dedicata a Bruzzi alla Ricci Oddi: «Abbiamo operato una selezione pensando proprio al rapporto tra il pittore e la Valnure», spiega Vittorio Anelli, presidente della Galleria d'arte moderna piacentina. «Fortunatamente abbiamo potuto contare sulla competenza del nostro vicepresidente, Leonardo Bragalini, promotore di una mostra su Bruzzi nel 2008 a Palazzo Costa». Bragalini è stato anche "regista", nel 2000, del monumentale Catalogo ragionato, a cura di Andrea Baboni e Ferdinando Arisi, impegnativa iniziativa editoriale della Tipleco, aggiornata poi dallo stesso Bragalini con contributi apparsi sul Bollettino storico piacentino.
Nelle mostre del prossimo autunno sono attesi ulteriori inediti. Peculiarità dell'artista, che ne rende la personalità di indubbio interesse, è l'essere stato contemporaneamente immerso nell'ambiente locale e nell'esperienza di ampio respiro, fortemente precorritrice, del movimento dei macchiaioli, tanto che la morte di Bruzzi, avvenuta il 4 gennaio 1911 nel palazzo di via Verdi, 37 a Piacenza, venne commemorata pure nel capoluogo toscano, da Francesco Gioli alla Società di Belle Arti. La mostra a Groppallo potrà essere visitata, a ingresso libero, fino al 28 agosto, il sabato e la domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.
Anna Anselmi