Sabato 2 Luglio 2011 - Libertà
«Io, Zanchini, a ritmo di swing»
Stasera il big della fisarmonica ad Agazzano con un tributo a Reinhardt
di ELISA MALACALZA
Esiste anche il fisarmonicista jazz, e non è (quasi) più visto come un alieno. Il pesarese Simone Zanchini ne è la prova, è lui "l'innovativo", l'uomo della fisarmonica che esce dalla balera ed entra nel jazz, un progetto in cui crede fin dall'adolescenza. Lo lasciano chiaramente intendere le collezioni di recensioni che lo "innalzano", pur continuando a mostrare nei suoi confronti un certo timore. Quello di chi sa di trovarsi di fronte a uno che vuole innovare davvero con la sua fisarmonica, ricercando costantemente le possibilità espressive non solo dello strumento ma anche dell'interprete, fino a spingersi in un progetto sperimentale che ingloba letteratura, cucina, poesia e musica.
Non è tutta una questione di barba, nera, la stessa che lo ritrae nelle fotografie, con magliette di tutti i colori o camicie a quadri. È una questione, soprattutto, di sintesi tra elementi differenti, di apertura al dialogo, alla compresenza di stimoli arrivati schietti schietti dal jazz, dalle tradizioni etniche e dalle sperimentazioni sul suono. Questa volta, per il suo ritorno nel Piacentino, ad Agazzano, previsto per stasera, alle ore 21.15, nell'elegante Piazza Europa, è atteso come uno deI big del Valtidone Festival 2011 diretto da Livio Bollani.
Istrionico, senza alcun dubbio, Zanchini, porterà il suo ultimo progetto sullo swing manouche di Django Reinhardt. Ma si affretta a precisare: «Lo abbiamo fatto nostro, in una chiave di lettura del jazz dei giorni nostri».
Per la realizzazione della serata, che in caso di maltempo si terrà nel salone parrocchiale, è stato determinante l'impegno dell'Amministrazione comunale di Agazzano che, insieme a Pianello, Sarmato e ad altri otto Comuni della valtidone, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, alla Provincia di Piacenza, all'Associazione Eventi Musicali della Valtidone e alla Fondazione Libertà, ha recentemente dato vita alla Fondazione Valtidone Musica. Fondazione Valtidone che - come noto - assieme all'Associazione Culturale Tetracordo promuove non solo gli Eventi Musicali Internazionali della Valtidone, ma anche il progetto "Musica 412", rete interprovinciale di festival musicali itineranti lungo la ex Strada Statale 412 della Valtidone.
«La mia ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, la sperimentazione sonora e le contaminazioni extracolte, sfociando in un personale approccio alla materia improvvisata - spiega Zanchini, che ha studiato improvvisazione e armonia jazz con il pianista e compositore Stefano Nanni, arrivando a suonare in Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca, Lettonia, Finlandia, Slovenia, Croazia, Serbia, Macedonia, Spagna, Inghilterra, Russia, Tunisia, Libano, India, Giappone e molti altri Paesi ancora - Suonerò stasera ad Agazzano con Jacopo Martini alla chitarra, Paolo Ghetti al contrabbasso, Walter Paoli alla batteria. Il concerto è dedicato al celebre chitarrista Django Reinhardt, scomparso nel 1953. Il concerto non vuole essere soltanto un tributo - prosegue il musicista, connotato da un forte virtuosismo - una riproduzione filologica del repertorio del grande musicista, bensì la rivisitazione di alcuni tra i brani più celebri da lui scritti attraverso una veste personale e soprattutto più attuale ed appartenente ai giorni nostri. La sfida è proprio quella di ridare "nuova" linfa ad un genere musicale così fortemente caratterizzato, sia nel suono sia nello stile, come il manouche. A comporre il gruppo quattro musicisti stilisticamente diversi tra loro - conclude - ma con un grande e comune senso dello swing».