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Martedì 24 Maggio 2011 - Libertà

Filo, storie d'amore in tempo di crisi

Giovedì e venerdì per "Pre/Visioni" la regista Agnese Cornelio propone un testo raro di Horvath

di BETTY PARABOSCHI
L'Oktoberfest al Teatro dei Filodrammatici? È una realtà. Il "Filo" si prepara ad accogliere le smanie di un popolo che ha voglia di divertirsi e di dimenticare per un paio di giorni i drammi della crisi economica. Che sia quella di un popolo tedesco ripreso nei primi anni del Novecento non importa; e non importa neppure che questa "ballata piena di lutto" sia stata cantata da un autore come Odon von Horvàth, sconosciuto a gran parte degli italiani ma molto noto invece nei panorami teatrali mitteleuropei. Ciò che conta è che l'Oktoberfest raccontato da Kasimir e Karoline, testo di Horvàth che la talentuosa regista Agnese Cornelio ha adattato e diretto per i ragazzi della Scuola di Perfezionamento della Società Filodrammatica Piacentina, approdi al "Filo" giovedì e venerdì alle 21. L'occasione è offerta dalla collaborazione fra la Filodrammatica e Teatro Gioco Vita che da ormai tre anni continua e permette ai piacentini di assistere a spettacoli di pregio nell'ambito del cartellone Pre/Visioni della stagione di prosa del Municipale Tre per Te: due anni fa era toccato alla messinscena bilingue di Shakespeare's Situations diretta da Laura Pasetti e interpretata dagli attori della "Filo" e dalla compagnia scozzese del Charioteer Theatre; l'anno scorso era stato Carmelo Rifici a mettere in scena I ciechi di Maeterlinck. Quest'anno invece la scelta è ricaduta su Agnese Cornelio, giovane regista bolognese di nascita ma ormai tedesca d'adozione che vanta collaborazioni con grandi maestri e istituzioni del teatro germanico: a Piacenza Cornelio è approdata grazie all'impegno del direttore artistico della Filodrammatica Enrico Marcotti, che qualche anno fa l'aveva coinvolta per alcuni stage intensivi alla "Filo".
L'esperienza si è ripetuta anche nei mesi scorsi e l'approdo ideale è rappresentato appunto da Kasimir e Karoline.
«La scelta è ricaduta su un testo poco rappresentato in Italia» ha spiegato Marcotti durante la presentazione dello spettacolo svoltasi nel Ridotto del Teatro dei Filodrammatici alla presenza della regista Cornelio, del direttore artistico di Teatro Gioco Vita Diego Maj e dell'assessore Paolo Dosi, «del resto anche Horvàth è quasi sconosciuto da noi, seppure sia un autore di grande spessore».
«Trovo interessante portare a Piacenza un autore come Horvàth che è parte dell'identità tedesca e che offre l'occasione di vedere cosa possa ancora dirci un testo come Kasimir e Karoline» ha commentato Cornelio. «Un'altra sfida è rappresentata anche dallo scenario descritto: non esiste in Italia qualcosa di analogo all'Oktoberfest e dunque con Elena Arcuri e Daina Pignatti sono andata a scandagliare il nostro patrimonio musicale e culturale per ritradurre quei rituali tedeschi».
Particolarmente soddisfatti si sono detti Dosi e Maj per una collaborazione, quella fra il Teatro Gioco Vita e la "Filo", che «produce degli esiti teatralmente notevoli» e che «evidentemente andrà avanti anche nei prossimi anni».
E sulla prossima collaborazione "illustre" che vedrà protagonista la "Filo", sempre con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Marcotti ha già fatto qualche anticipazione: tra gli altri è previsto ancora uno stage con Pasetti (la cui scuola sarà ospitata in luglio alla Sala delle Muse per un saggio su Giulio Cesare) e un interscambio teatrale che potrebbe portare alcuni ragazzi della Filodrammatica a recitare in Gang, prossima produzione della regista che dovrebbe approdare in Italia.

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