Giovedì 26 Maggio 2011 - Libertà
Riflettori sulle feste barocche in Italia
Marcello Fagiolo presenta al Farnese il suo libro sui fasti delle capitali del periodo
piacenza - Se fosse stato interamente realizzato il monumentale progetto incompiuto di Palazzo Farnese, Piacenza avrebbe ospitato una delle residenze più fastose, nonostante le esigue dimensioni del ducato sul quale regnavano i discendenti di Papa Paolo III. Ma il sogno architettonico concepito dalla committente Margherita d'Austria e dal maestro Jacopo Barozzi detto il Vignola, è rimasto nella storia anche per lo scenografico cortile-teatro, precoce antesignano destinato a influenzare profondamente la tipologia dei luoghi per lo spettacolo.
A Palazzo Farnese, nell'ambito dell'evento Apparati, maraviglie, delizie del Barocco in programma oggi, si potrà vedere la ricostruzione virtuale di questo spazio che, seppur rimasto sulla carta, è stato tanto celebrato. I rilievi del cortile di Palazzo Farnese e l'ipotesi sull'aspetto del teatro all'aperto sono stati elaborati dagli allievi del corso tenuto da Marcello Spigaroli nella sede di Piacenza del Politecnico di Milano. Un tema che si ricollega a quello delle feste, la cui importanza nella vita sociale del Sei e del Settecento era notevole, come confermato dai saggi del libro Le capitali della festa. Italia settentrionale, a cura di Marcello Fagiolo, il quale presenterà questa mattina alle 11 nella Cappella Ducale l'elegante volume, che fa parte della collana Atlante tematico del barocco in Italia, imponente opera editoriale pubblicata da De Luca. Nelle pagine del tomo, suddivise per regioni, si passano in rassegna i fasti delle grandi capitali come Torino, Genova, Milano, Venezia, Bologna, Napoli, Palermo, ma anche Parma e Piacenza, ponendo l'accento sui centri principali, senza però trascurare le periferie che vi gravitavano attorno. Frutto di ricerche ventennali, il volume si sofferma su apparati, catafalchi, carri processionali e scenografie, cortei, giostre, ingressi solenni e stendardi, alla cui qualità concorrevano una miriade di mestieri e di tecniche esecutive, in una delle massime rappresentazioni dell'unità delle arti visive. Queste complesse "macchine" effimere inoltre fornivano spesso ad architetti e scultori lo spunto per opere stabili. Nel pomeriggio alle ore 16 Fagiolo tornerà alla Cappella Ducale per parlare di un altro libro, legato a questo argomento: I fasti del banchetto barocco, a cura di June Di Schino, edizioni Diomeda. Al termine, le socie dell'Accademia Maria Luigia allestiranno un rinfresco (ingresso a invito) con ricette della cucina sei-settecentesca. L'iniziativa è organizzata dall'Accademia gastronomica Maria Luigia, con la collaborazione della Fondazione Architetti Parma e Piacenza (Fapp), il patrocinio di Comune, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Ente Farnese e il contributo di Barattieri, Habit (s) e Allianz Ras.
Anna Anselmi