Giovedì 26 Maggio 2011 - Libertà
Echi di contemporaneità per trio
Calorosi applausi a Tagliaferri, Milani e Saracino in San Cristoforo. bibiena art festival I musicisti si sono esibiti anche nel ruolo di solisti, da Mozart a Bruch
piacenza - La tradizione ormai consolidata del festival primaverile ospitato nella prestigiosa cornice della chiesa bibienesca di San Cristoforo, una delle chicche storiche e artistiche "nascoste" della città, uno scrigno d'arte completamente affrescato da Ferdinando Galli BIbiena, nell'incrocio tra via Genocchi e via Gregorio X, è amata dal suo pubblico, piacentino e non solo.
Una partecipazione sentita e numericamente non irrilevante ha seguito il concerto proposto domenica scorsa, inserito nel Bibiena Art Festival, un calendario di appuntamenti artistici che, a sottolineare una proposta qualitativamente di spicco, conta tra i suoi sostenitori il Gruppo strumentale Ciampi, Progetto musica, il Ministero per i beni e le attività culturali, la Regione Emilia Romagna, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Camera di commercio e Squeri e associati. Sedie bianche disposte a conchiglia, arrivi continui nel corso del concerto, una domenica di sole.
L'esibizione di Pietro Tagliaferri al clarinetto, Filippo Milani alla viola e Siro Saracino al pianoforte ha sapientemente alternato echi di contemporaneità a sapori del passato, proponendo così un dialogo tra ieri e oggi continuo, non in contrapposizione, tanto "leggero" nell'ascolto quanto "potente" nell'espressività. In apertura, Trio Kv 498 Kegelstatt - Trio di Mozart in tre movimenti Andante, Minuetto e Rondeaux.
A seguire un'apprezzata composizione dello stesso Tagliaferri, Air per clarinetto, viola e pianoforte, dolce e intensa, al pari dell'esecuzione successiva che ha visto Tagliaferri, dal 2008 regista e direttore artistico delle riprese dei concerti dell'Orchestra Filarmonica della Scala e docente di clarinetto al Conservatorio bresciano, sfidare il suo pubblico con un brano per clarinetto solo, Elegy, una composizione modernissima e a tratti malinconica, firmata da Carlo Alessandro Landini, classe 1954, milanese. Un salto indietro al tardo romanticismo tedesco con Max Bruch dagli Otto pezzi Op. 83 (Rumanische Melodie e Nachtgesang). Infine, tripudio assoluto di Schumann con Marchenerzahlungen op. 132. Milani, si ricorda, dal 2005 suona come prima viola ne I solisti di Pavia, mentre il cremonese Saracino ha recentemente iniziato un sodalizio con l'attrice Paola Gassman incentrato sull'opera di Satie e Ravel. I tre concertisti hanno raggiunto fama anche internazionale, e il loro studio anche estetico sulla musica, con la scoperta di sonorità nuove e passate, dialoganti tra loro, ha confermato in San Cristoforo una chiave di lettura di successo, mai nervosa ma sentita, corale.
La rassegna prosegue domenica, ancora nell'oratorio di San Cristoforo, alle 17.30, con Su la cetra amorosa - riferimento a Tarquinio Merola - de I solisti Ciampi. Infine, la rassegna si chiuderà il 3 giugno con l'inaugurazione della personale di pittura e scultura di Marisa Montesissa e Milena Lommi, aperta fino al 16 giugno.
Elisa Malacalza