Martedì 29 Marzo 2011 - Libertà
Nei segreti del Collisore del Cern
Interessante conferenza di Tenchini in Fondazione
piacenza - E' diventata una tradizione chiudere i Mercoledì della scienza con una conferenza di Roberto Tenchini, fisico piacentino sempre più importante sulla ribalta internazionale. Organizzati da Fondazione di Piacenza e Vigevano, associazione "Amici del liceo scientifico Respighi" e "Dipartimento di matematica e fisica" del Respighi, curati da Teresa Rulfi Sichel, tenuti all'auditorium S. Margherita, anche nell'edizione 2010-11 gli incontri hanno coinvolto relatori di spicco.
Tenchini ha chiuso la seconda parte dei Mercoledì - Le nuove frontiere della scienza" - con la conferenza Il Grande Collisore ad Adroni (LHC): un anno dopo la ripartenza, moderatori Rulfi Sichel e Giorgio Macellari. In essa ha tracciato un primo bilancio delle rivoluzionarie ricerche in corso al Cern di Ginevra. Tenchini - fra l'altro spokesman, cioè responsabile generale dell'esperimento Aleph al Cern e dirigente di ricerca dell'Istituto Nazionale di Fisica nucleare, sede di Pisa - ci ha ricordato che «abbiamo avuto un anno eccezionale con la ripartenza nel marzo 2010 del Grande Collisore ad energie record nel centro di massa di 7 TeV (Teraelettronvolt, multiplo del volt). Abbiamo ricavato quantità considerevoli di dati aumentando in pochi mesi la cosiddetta luminosità dell'acceleratore di 6 ordini di grandezza».
Queste scoperte consentono di rivedere molte acquisizioni, ridefinire molti aspetti: «Ci hanno infatti permesso di ricontrollare tutta la fisica delle particelle degli ultimi 40 anni relativamente agli aspetti più importanti. Significa aver riverificato tutta la teoria delle interazioni sia elettrodeboli che forti, aver posto le basi per future scoperte, per la presa dati dell'altissima luminosità che avverrà nel 2011-12».
Scopo finale è indagare, scoprire tutti i segreti della materia: «Speriamo di vedere i segnali di una nuova fisica e daremo la caccia, in tutte le possibili zone rimaste, al bosone di Higgs». Gran parte del merito va al collisore, potentissima struttura, una delle più grandi avventure della scienza contemporanea e capace, in prospettiva, di rivoluzionare l'assetto della fisica classica. «Il Collisore, oltre ad averci permesso di raccogliere una quantità notevole di dati in interazione e collisione di protone contro protone, ci ha permesso di osservare - ha continuato Tenchini - le prime collisioni piombo-piombo ad energia molto alta. Questa presa dati su ioni pesanti di piombo, a fine 2010, ha permesso di identificare fenomeni muovi come la produzione di bosoni z in interazioni piombo-piombo e indagare sul quark gluon plasma, fluido studiato nella fase iniziale ad acceleratori a bassa energia e che, a questo punto, diventa materia di studio di precisione al Collisore». Il pubblico piacentino conosce - da notizie Ansa, da flash su varie riviste … - le vicende di questo sofisticato strumento ma presenza, carriera e curriculum di Tenchini dimostrano la vivacità dell'ambiente scientifico locale. E soprattutto confermano l'interesse delle giovani generazioni, come dimostrato dal successo ottenuto dallo stesso Tenchini che, da ex allievo del "Respighi", ha tenuto là una lezione.
Fabio Bianchi