Mercoledì 23 Marzo 2011 - Libertà
La meccanica quantistica tra fisica e metafisica
I Mercoledi della scienza: l'intervento di Gianluca Introzzi dell'universitàdi Pavia
piacenza - I Mercoledì della scienza in 15 anni hanno costruito e rafforzato un'importante nicchia culturale fino a coinvolgere il grande pubblico in complessi problemi. Organizzati da associazione "Amici del liceo Respighi", Dipartimento di fisica del medesimo liceo, Fondazione di Piacenza e Vigevano e curati da Teresa Rulfi Sichel, presentano sempre prestigiosi relatori.
Come nell'ultimo appuntamento - auditorium della Fondazione, moderatori Giorgio Macellari e Paolo Rizzi - quando Gianluca Introzzi, docente all'Università di Pavia, ha tenuto l'interessante conferenza "Fisica e metafisica: il caso della meccanica quantistica". Ricercatore di rilievo internazionale ed autore di importanti testi, Introzzi ha sottolineato l'inscindibilità di fisica e metafisica. «Il rapporto - ci ha detto - tra fisica e metafisica, anche se oggi può sembrare sorprendente, è sempre stato storicamente stretto. Questo sin dalla filosofia greca di cui la fisica era una parte, una filosofia naturale, fino alla rivoluzione scientifica del ‘600 in cui Cartesio, Galileo e Newton erano scienziati-filosofi».
Perché se da un lato è necessario razionalizzare le scoperte in "teorie scientifiche", dall'altro è indispensabile il "formalismo", l'interpretazione extrascientifica. «Si arriva - ha continuato - all'800 in cui il rapporto sembra essersi interrotto, fisica e filosofia sembra abbiano preso strade divergenti. Ma l'importanza della filosofia nella fisica del ‘900, in particolare nella meccanica quantistica, è notevole». Nel ‘900 tutto o quasi viene democraticamente ampliato e diffuso, aumenta «la relazione tra conoscenza e società, ambiti fortemente interconnessi non solo per le ricadute applicative della scienza (laser, medicina, lettore dvd …) ma per i legami culturali».
Bisogna sottolineare come la filosofia sia strumento per indagare - a posteriori sempre, talora anche a priori - la scienza che «non nasce mai nel vuoto ma in una determinata epoca, è espressione culturale come musica, letteratura e arte. Così come esiste una pittura, una scultura e una musica barocca, esiste anche una scienza barocca». In dettaglio Introzzi ha dimostrato come il dualismo onda/particella sia un fenomeno quantistico (Plank 1900, Einstein 1905) confermato dalla complementarietà onda-particella (Bohr, 1927). Ma la meccanica quantistica ammette spiegazioni ambivalenti o probabilistiche (Born, 1926) o causali (Bohm, 1952) e l'esperimento della "doppia fenditura" - accettato da entrambi i versanti - lo ribadisce appieno. Non dimentichiamo infine che il dualismo onda/particella descrive anche gli "enti microfisici" e che la meccanica quantistica giustifica pure una "metafisica sperimentale" (Shimony, 1993).
L'ultimo incontro dei Mercoledì della scienza 2010-11 è in programma per venerdì alle ore 17.30, sempre all'auditorium di via S. Eufemia 12, con il fisico piacentino Roberto Tenchini - ricercatore al Cern di Ginevra e dirigente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare - che in "Il grande collisore ad adroni: un anno dopo la ripartenza" descriverà l'avventura del Large hadron collider (Lhc).
Fabio Bianchi