Domenica 20 Marzo 2011 - Libertà
Frisell, cantano le "sei corde"
Stasera al Fillmore l'atteso concerto multimediale
cortemaggiore - Stasera alle 21.15 andrà in scena al Fillmore di Cortemaggiore (la cui biglietteria aprirà alle 20) l'appuntamento più importante e atteso del Piacenza Jazz Fest 2011 il festival organizzato (con il patrocinio del Ministero per i beni culturali e il sostegno di Regione, Comune e Fondazione di Piacenza e Vigevano) dal Piacenza Jazz Club presieduto da Gianni Azzali.
Si tratta del Bill Frisell's Disfarmer Project, un concerto multimediale di starordinario fascino che il grande chitarrista americano Bill Frisell, forse il massimo campione delle "sei corde" nel jazz dell'ultimo quarto di secolo (e di certo il più versatile, curioso e avventuroso) terrà alla testa di un quartetto di magnifici musicisti, che schiera Greg Leisz (mandolino e "pedal steel guitars"), Carrie Rodriguez (violino) e Viktor Krauss (basso), accanto al leader, che imbraccerà una Fender Telecaster modificata, nel manico e nei pick-up, dalle "stregonerie" del suo liutaio di fiducia.
La musica di Frisell e del suo quartetto accompagnerà infatti la proiezione delle straordinarie fotografie (tra le più belle del Novecento) realizzate dal grande fotografo americano Mike Disfarmer negli anni '30 e '40 per ritrarre gli abitanti di Heber Springs, un villaggio dell'Arkansas. Fortunosamente recuperati alla morte di Disfarmer, questi scatti in bianco e nero di poetica, impressionistica bellezza sono meravigliose, istantanee dell'America rurale ai tempi della Grande Depressione (quella cantata da Steinbeck nel romanzo Furore, da John Ford nel film omonimo e da Woody Guthrie nelle sue canzoni): una Antologia di Spoon River dell'America contadina oggi conservata nella collezione fotografica del Museum of Modern Art e del Metropolitan Museum di New York.
Fu proprio Chuck Helm, direttore del Wexner Center of the Arts dell'Università dello Stato dell'Ohio ad avere l'idea di commissionare a Frisell un progetto musicale per onorare Mike Disfarmer e la sua opera. E il risultato, al termine di un lungo viaggio (fisico non meno che musicale) intrapreso da Frisell per mezza America sulle tracce del fotografo, fu un album di miracolosa bellezza: Disfarmer, pubblicato da Frisell nel 2009 alla testa dello stesso quartetto che si esibirà stasera al Fillmore.
La musica di questo disco "evolutosi" in spettacolo multimediale è un tuffo nel cuore dell'America musicale più profonda, quel genere che ora va di moda definire con il latinismo "americana": dal country svisceratamente amato da Frisell al bluegrass passando per il blues, con citazioni di classici come Lovesick blues (un etilico, disperato country del grandissimo Hank Williams) e That's all right mama, proto-rock'n'roll di Arthur "Big Boy" Crudup assurto al mito per il fatto di essere stato il primo disco di Elvis Presley.
Un gran bel colpo per il Piacenza Jazz Fest, che quest'anno ha ricevuto la medaglia della Presidenza della Repubblica a riconoscimento del suo valore culturale.
Alfredo Tenni