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Martedì 22 Marzo 2011 - Libertà

Raccontando l'epopea western in musica

Successo in Fondazione per la conferenza-concerto di Adriano Vignola

piacenza - Le pellicole western hanno caratterizzato la cinematografia, soprattutto americana, del Novecento ma quanto vi hanno contribuito le colonne sonore? Moltissimo. Lo ha ribadito Adriano Vignola nella conferenza-concerto Quel treno per Yuma. Antologia e colonne sonore dei film western tenuta all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano davanti a un folto pubblico.
Selezionati i film più significativi, Vignola ha sottolineato come l'inscindibile nesso plot narrativo / colonna sonora abbia per decenni suggestionato l'immaginario collettivo.
Come sempre Vignola si è dimostrato abile intrattenitore: padronanza della chitarra, azzeccata intonazione ed aiuto di una base gli hanno permesso di rendere l'atmosfera trasandata, fumosa ma vigorosa di capolavori oggi purtroppo relegati in circuiti minori, home-video.
Dopo l'inquadramento cronachistico-cronologico, di ogni singolo pezzo Vignola ha stralciato un pezzo riproponendo parti che ancora trasmettono respiro epico grazie anche all'immutato carisma dei crooner. Ma la scaletta ha delineato anche uno sviluppo, un percorso: il cinema è sempre stato grande affabulazione oltre che innegabile svago e i western degli anni d'oro di Hollywood qui citati ben rappresentavano via via nazionalismo, orgoglio ma anche introspezione. Quelle colonne sonore hanno infatti seguito evoluzione-involuzione della società, sono diventate attendibile specchio del sistema culturale e della parabola dello show-biz: novità anni '40, eroismo anni '50, retorica anni '60 e - anche per la corrosiva lezione di Sergio Leone - criticismo anni '70. Impossibile citarli tutti, più di 20 in oltre 2 ore ma nondimeno ricordiamo il celeberrimo Mezzogiorno di fuoco, Il cavaliere della valle solitaria, poi Quel treno per Yuma, Sfida all'OK Corral, Un dollaro d'onore con tre tipici motivi, La battaglia di Alamo, dove giganteggiava John Wayne-Davy Crockett, I magnifici 7, L'uomo che uccise Liberty Valance dove spiccava la storica frase: «Quando i fatti si trasformano in leggende, si pubblica la leggenda».
Poi i film in controtendenza della coppia Leone-Ennio Morricone: Per un pugno di dollari, C'era una volta il West e Giù la testa riecheggiando, i western-spaghetti, la contestazione e non dimenticando infine il crepuscolare Pat Garrett e Billy the Kid con il celeberrimo motivo Knockin' on heaven's door addirittura di Bob Dylan.
Poetico viaggio dunque, nessun revival, solo la consapevolezza che il binomio cinema-musica rispecchia sempre potentemente il proprio tempo.

Fabio Bianchi

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