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Martedì 22 Marzo 2011 - Libertà

Assemblea Banca Monte Parma, accordo Fondazione-Intesa Sanpaolo

Il "peso" dei piacentini scende ma con vantaggi

L'assemblea degli azionisti di Banca Monte Parma, riunitasi ieri in prosecuzione della seduta del 10 marzo scorso nella sede parmense di Palazzo Sanvitale, ha deliberato la modifica dell'articolo 5 dello statuto sociale. Un passaggio che riguarda da vicino la Fondazione di Piacenza e Vigevano (rappresentata dal presidente Giacomo Marazzi), visto che di fatto l'istituto piacentino, socio al 18 per cento, perde il diritto di veto sull'assemblea straordinaria. Per la sua convocazione non sarà più indispensabile la maggioranza qualificata dell'80 per cento, ma quella semplice del 51 per cento. La nostra Fondazione, che in patto di sindacato con Generali controlla il 21 per cento circa delle azioni, non è più decisiva. Ma in cambio ha ottenuto importanti garanzie in termini di tutela del proprio investimento, con importantissimi accordi che riguardano la governance e l'attenzione al territorio. La cessazione di efficacia del quinto comma dell'articolo 5 dello statuto avverrà nello stesso dal momento in cui sarà perfezionato da parte di Intesa Sanpaolo l'acquisto (entro il 31 ottobre prossimo) di almeno il 51 per cento del capitale sociale della banca in mano alla Fondazione Monte Parma. La quale rileverà dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano il 3 per cento per circa 13,4 milioni di euro, una cifra ritenuta soddisfacente. Il "peso" dei piacentini scenderà quindi dal 18 al 15 per cento, ma i patti raggiunti con Intesa San Paolo fungeranno da garanzia per un'adeguata valorizzazione e considerazione dell'investimento effettuato da via Sant'Eufemia.

Michele Rancati

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