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Sabato 12 Marzo 2011 - Libertà

«Per i giovani le differenze arricchiscono»

Presentata l'indagine de La Ricerca sui ragazzi delle scuole superiori di Piacenza

Mai fermarsi alle apparenze. E' la sintesi finale del progetto "Tu senza confini, vivere le diversità giorno dopo giorno" gestito dal settore Servizi educativi dell'associazione "La ricerca", con il finanziamento e il sostegno dello Svep. L'esperienza, che ha coinvolto due classi per ognuno degli istituti superiori di Piacenza, Fiorenzuola e Castelsangiovanni, si è infatti conclusa ieri mattina con una relazione tenuta all'auditorium della Fondazione. Il compimento, quindi, del lavoro in cui le scolaresche hanno avviato insieme una riflessione sulla percezione del pregiudizio culturale e sociale. «Il programma - spiega Paolo Savinelli, operatore de "La ricerca" - ha aiutato per primi noi educatori a scardinare i preconcetti sui ragazzi, che credevamo cogliessero la diversità in maniera negativa. Invece, i giovani ci hanno dimostrato di considerare le differenze come un arricchimento, specie se legate alla dimensione di un confronto propositivo che li possa far crescere. Se gli adolescenti fossero tutti come quelli intercettati dal progetto, ci sarebbe senz'altro una maggiore facilità nel rapporto con la diversità. Purtroppo, però, non tutti hanno la possibilità di riflettere su certe tematiche ed è per questo che le agenzie educative dovrebbero favorire le occasioni di dibattito. A spostare la loro prospettiva dei ragazzi è infatti il contesto in cui vivono, fatto di sport, scuola e parrocchia, ad esempio, che aconcorrono ad avviare verso un confronto sano pur nel quadro di tutte le difficoltà che possono rimanere in un processo d'integrazione».
«Le differenze le facciamo noi, ad esempio quando giudichiamo un coetano in base alla scuola che frequenta. Ma non sono siamo noi ad essere diversi, lo sono gli istituti in cui studiamo»: è questa la testimonianza offerta da Arlinda Mema iscritta al Casali e originaria dell'Albania.
Dopo il saluto del presidente Giuseppe Pistone, ha parlato ai giovani anche il padre scalabriniano Sergio Durigon, esperto di integrazione culturale che per anni ha prestato servizio a Piacenza insieme agli ecuadoriani.
All'incontro hanno partecipato anche gli assessori alle Politiche sociali Pier Paolo Gallini, della provincia, che ha esortato a «guardare alle nuove generazioni come un investimento sul futuro per superare gli steccati che nascono dalle differenze della multiculturalità » e Giovanna Palladini, per il Comune, che ha invitato i presenti a ragionare su come «nel mondo i giovani ora si muovano per prendere in mano il proprio futuro»: «Valutate - ha detto - come potrete farlo anche voi con responsabilità».

Filippo Columella

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