Martedì 8 Marzo 2011 - Libertà
La scienza torna alla ribalta
Riprendono gli appuntamenti del mercoledì in Fondazione
piacenza - "I mercoledì della scienza" sono diventati dal 1996 un appuntamento fisso nella cultura piacentina, catturando il grande pubblico. Dimostrano che fisica e matematica sono tuttora fondamentali per comprendere e conoscere la realtà quindi migliorarla.
Organizzati da Fondazione di Piacenza e Vigevano, associazione "Amici del liceo Respighi" e "Dipartimento di matematica e fisica del liceo Respighi" sono come sempre curati da Teresa Rulfi Sichel. «Domani inizia - ci ha detto - il secondo ciclo della stagione 2010-'11, "Le nuove frontiere della scienza". Il programma è particolarmente accattivante: primo relatore è Francesco Fidecaro, che spiegherà la natura delle onde gravitazionali previste da Einstein. Seguirà Gianluca Introzzi che parlerà del dualismo onda-particella con implicazioni filosofiche. Concluderà Roberto Tenchini che illustrerà i risultati forniti dopo un anno dall'acceleratore L. H. C. ».
All'auditorium di via S. Eufemia 12, domani alle 17.30, Fidecaro, docente all'Università di Pisa, in "Onde gravitazionali, una nuova luce dall'universo" ne illustrerà l'importanza: «Sono così elusive da essere finora sfuggite agli esperimenti che hanno tentato di registrarne il passaggio sulla terra. Ma il perfezionamento di strumenti sensibilissimi sta proseguendo e si pensa di giungere a registrare i primi segnali nei prossimi anni. Si potrà osservare l'universo in modo completamente diverso alla ricerca dei fenomeni più violenti che esistano in natura e che coinvolgono interi astri».
Il 16 marzo Introzzi, docente all'Università di Pavia, in "Fisica e metafisica: il caso della meccanica quantistica" spiegherà il concetto di teoria scientifica, della differenza tra "formalismo" e "interpretazione", poi come il dualismo onda-particella sia connesso alla quantizzazione, quindi la versione "probabilistica" di Born del 1926 e quella "casuale" di Bohm del 1952. Venerdì 25 marzo il fisico piacentino Tenchini - ricercatore al Cern di Ginevra e dirigente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare - in "Il grande collisore ad adroni: un anno dopo la ripartenza" ripercorrerà la grandiosa vicenda del "Large hadron collider (L. H. C.) concepito per indagare la materia. «Un anno fa - ci ha detto - L. H. C. iniziava a produrre collisioni di protoni ad energie mai raggiunte. L'intensità delle collisioni è cresciuta esponenzialmente permettendo di raggiungere risultati oltre le previsioni. A fine 2010 ha fornito collisioni di ioni di piombo ad energie record. Oltre 50 articoli sono già stati pubblicati dalle maggiori riviste sui risultati del primo anno, altrettanti sono in preparazione».
Fabio Bianchi